L’ex Boldrini si rinnova con i fondi del Pnrr e diventa Casa di Comunità: al via lavori per 1,4 milioni
I fondi del Pnrr vanno a potenziare e ammodernare gli spazi dell’ex ospedale Boldrini di Thiene, prevedendo la realizzazione di una vera e propria Casa di Comunità. I progetti sono stati presentato questa mattina in municipio a Thiene dal direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza e dal sindaco thienese Giampi Michelusi, insieme al presidente della conferenza dei sindaci Franco Balzi.
Si tratta di un doppio intervento di grande portata quello previsto dall’Ulss 7, che si muoverà su due interventi: la prima opera consiste nella realizzazione al piano terra di una nuova grande area nella quale saranno collocati il punto prelievi e i servizi territoriali della medicina trasfusionale, mentre al secondo piano saranno realizzati nuovi spazi per il servizio di fisiokinesiterapia (attualmente attivi al piano terra).
Gli interventi
La superficie complessiva oggetto dell’intervento è di 1300 metri quadrati, per un investimento totale di 1,48 milioni di euro. L’Ulss 7 Pedemontana ha già affidato l’esecuzione del progetto esecutivo, che sarà completano entro il 2023, mentre i lavori partiranno con l’inizio del 2024 per concludersi entro giugno 2025.
Nel dettaglio, la nuova area prelievi al piano terra prevede un’ampia sala di attesa attigua alla segreteria, una sala prelievi, due ambulatori specialistici e quattro ambulatori per le terapie individuali sui pazienti in carico alla medicina trasfusionale. Non mancherà inoltre un’area ristoro per i donatori e in generale per quanti si sono appena sottoposti al prelievo. Il tutto con una particolare attenzione anche alla funzionalità degli spazi per gli operatori, che potranno contare su uno spogliatoio dedicato e su altri locali di servizio.
Al secondo piano, invece, la nuova area di fisiokinesiterapia vedrà la presenza di due ampi ambulatori polifunzionali e altrettanti studi medici, oltre ad una serie di ambulatori dedicati ai diversi e specifici trattamenti: per la logopedia, per la laserterapia, per il linfedema, per la terapia mediante ultrasuoni e per l’elettroterapia, oltre a due palestre dove poter svolgere gli esercizi di riabilitazione sotto la supervisione degli operatori sanitari. “Ci saranno disagi per i cittadini – ha spiegato l’ingegner Daniele Panizzo, dirigente dell’Unità operativa complessa dei Servizi tecnici e patrimoniali dell’Ulss 7 – ma faremo in modo di ridurli il più possibile”. “Un ruolo sempre più importante l’avrà la telemedicina – ha spiegato Eddi Frezza, direttore dei Servizi sociali dell’azienda sanitaria – e in questo senso il Boldrini ospita anche il Centro Operativo Territoriale, che avrà un ruolo sempre più strategico”.
I commenti
Il direttore generale dell’Ulss 7, Carlo Bramezza, inizia con oggi un “giro” sui territori dell’Ulss 7 Pedemontana al fine di illustrare i progetti finanziati col Pnrr per un totale complessivo di 30 milioni di euro. “Il progetto di riqualificazione del Centro Polifunzionale Boldrini rappresenta una grande opportunità – spiega Carlo Bramezza, Direttore Generale dell’Ulss 7 Pedemontana -. I cittadini potranno contare nel cuore di Thiene su una struttura sanitaria più moderna, funzionale e accogliente: perché se è vero che l’area su cui interverremo era già stata in parte ristrutturata negli anni ’90, è anche vero che in trent’anni gli standard di riferimento sono molto cambiati. Grazie ai fondi Pnrr daremo così ulteriore sviluppo all’impegno dell’azienda per valorizzare gli ex ospedali dismessi, a Thiene come a Schio, cosa che per inciso non sempre è accaduta in altri territori: oggi il Boldrini continua a essere un fondamentale riferimento di prossimità per molti servizi socio-sanitari e questa operazione di riqualificazione garantisce che lo sarà ancor di più in futuro”.
“Come amministratori locali – è il commento di Franco Balzi, presidente della Conferenza dei Sindaci – abbiamo la responsabilità di accompagnare questo cambiamento, integrando gli obiettivi della Missione 6 (Sanità) con quelli della Missione 5 di competenza dei Comuni (Servizi Socio-Sanitari), in particolare di implementazione degli Ambiti Territoriali Sociali Ats. Occorre lavorare affinché il cittadino possa ricevere i benefici del processo che oggi ci viene richiesto”.
“È un progetto importante per la città e per tutto il territorio – aggiunge Gianantonio Michelusi, sindaco di Thiene – perché rappresenta una significativa valorizzazione dell’ex Boldrini. Come dice il nome stesso, Casa di Comunità, la struttura si prefigge di essere un luogo di riferimento familiare e di fiducia per i nostri cittadini che vi potranno accedere comodamente per usufruire di una vasta gamma di servizi essenziali ed innovativi. Ringrazio il Direttore Generale, Carlo Bramezza, per l’impegno profuso e per l’attenzione concreta e sollecita al nostro territorio e alle sue esigenze. Il direttore generale sta rivoluzionando in meglio l’Ulss 7 e di questo gli siamo grati, come stiamo molto apprezzando il rapporto diretto che si è già instaurato con il neodirettore dei servizi sociali, Frezza”.
Efficienza energetica
L’accesso al finanziamento non richiede interventi di riqualificazione energetica, ma ciò nonostante il progetto ha posto particolare attenzione al un nuovo impianto di illuminazione (completamente a led) e al sistema di regolazione intelligente che permetterà la creazione di uno “scenario notturno” con il conseguente spegnimento parziale o impostazione ad una luminosità ridotta delle luci, mentre la regolazione dell’impianto termico avverrà per singolo ambiente così da evitare sprechi di energia.
I servizi
Come noto, le Case di Comunità sono un innovativo modello di struttura sanitaria territoriale, che consentirà di mettere a disposizione del cittadino, vicino a casa, tutti i principali servizi a maggiore frequenza di utilizzo. Troveranno dunque collocazione alla Casa di Comunità di Thiene ambulatori di Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, ma anche l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e l’Unità di Continuità Assistenziale (UCA), oltre ad ambulatori specialistici per le patologie più diffuse, servizi infermieristici, gli sportelli CUP, i principali servizi diagnostici di base (ad esempio per l’esecuzione di elettrocardiogrammi, spirometrie, esami della retina, etc.), il Punto Prelievi e gli ambulatori della Medicina dello Sport.
Spazi dedicati sono previsti anche per i servizi per la salute mentale, le dipendenze patologiche e la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. Proprio ai minori sarà rivolta una particolare attenzione, con servizi dedicati nell’ambito delle attività previste dai Consultori Familiari.
Infine, nella Casa di Comunità troveranno collocazione anche gli spazi per le attività di screening rivolti alla popolazione così come per altre iniziative di salute pubblica, incluse le vaccinazioni.
A questi servizi, previsti in tutte Case di Comunità secondo la normativa regionale, il Boldrini affiancherà una nutrita serie di altri servizi ambulatoriali, già oggi presenti e che naturalmente continueranno a far parte della struttura una volta rinnovata.