L’Hockey Thiene riscrive la sua favola: inchioda la regina e abbatte la cenerentola
“Non c’è due senza tre” mormorava qualcuno la scorsa estate dopo le due toccata e fuga tra i big dell’hockeypista italiano. Stavolta, però, il saliscendi tra serie A1 e A2 che ha caratterizzato l’ultimo lustro delll’Hockey Thiene vede il lieto fine materializzarsi all’orizzonte. Che, tradotto, significa il traguardo salvezza. Il player-manager Giorgio Casarotto e i suoi lo stanno mettendo a fuoco in questi giorni, e pure bruciando le tappe: grazie al pareggio memorabile (per 2-2) in casa dei campioni d’Italia in carica del Wasken Lodi e alla vittoria lampante (per 6-0) sul fanalino di coda Giovinazzo. Ai punti significa un margine di +10 punti sull’abisso, con sole cinque partite in calendario. Che si affronti la regina o la cenerentola, insomma, l’unica favola che conta a Thiene è la propria.
Tutto in appena quattro giorni, con uno tsunami gialloblu – i colori sociali dello storico club rotellistico thienese – di entusiasmo e voglia di chiudere al più presto la pratica salvezza. La prima del… millennio, dopo il doppio gettone di presenza agli albori del secolo finendo prima sullo scivolo retrocessione per poi giovarsi del ripescaggio (annata 2001/2002) e la stagione successiva l’ultimo posto. E, stavolta, senza salvagente. Poi altri due tentativi, falliti dopo altrettante celebrate promozioni dalla serie A2, nelle stagioni di “dai e vai” nelle annate coraggiose 2012/2013 e 2015/2016, con roster costruito in parsimonia al fine di onorare l’impegno come e quanto possibile contro squadre composte da professionisti internazionali.
Nel (terzo) anno da matricola Thiene ci è arrivato dopo il derby fratricida della finale playoff con i cugini stretti del Montecchio Precalcino, la scorsa primavera, vinto alla “bella” e pure di misura. La banda di Casarotto ha fissato qualche ingranaggio e inserito un paio di puntelli mirati, ma sempre mantenendo il blocco-promozione e lo spirito tenace di atleti-lavoratori (o al massimo studenti), forte di tanta esperienza dei suoi pilastri ma anche di talenti genuini lanciati in pista. Un self-made che stavolta sta pagando.
Gli azzurrini Pertegato e Ardit (addirittura classe 2001), senza dimenticare Tumelero poi ceduto in A2 lo scorso dicembre e l’altro frutto del vivaio Luotti, stanno contribuendo a scrivere la favola insieme agli altri giovani Under 25 e ai senatori (e ormai bandiere gialloblu) Casarotto (35 anni) e Sperotto (34): questi e tutti i rollers che hanno messo la propria stecca a disposizione. Gol su gol. Con Retis bomber d’annata con 17 reti e il tecnico-giocatore Casarotto a seguirlo con 14 centri dopo la quaterna secca rifilata ai pugliesi nel 6-0 di sabato sera al Palaceccato di Thiene. In doppia cifra anche Piroli e via via gli altri con anche l’andorrano Miquel, studente universitario a Padova, unico straniero fra i beniamini del Palaceccato.
Se il quinto tentativo si rivelerà quello propizio, per mantenere la categoria più prestigiosa, altro che sospiro di sollievo per il presidente Antonio Marchioretto e il suo staff! Il target sarebbe festeggiato quasi come uno scudetto.