L’Hockey Thiene “ubi maior” contro il Camaiore: è sua Coppa Italia di serie A2


Porta davvero bene la “mezza decade” all’Hockey Thiene, che dopo il successo del 2015 è riuscito a bissare l’impresa di conquistare la Coppa Italia di serie A2 esattamente 10 anni dopo. Risale a domenica scorsa il trionfo del quintetto gialloblu guidato dai “due Nicola“, il coach Retis (alla seconda stagione in regia) a bordo pista e il portiere inossidabile Comin tra i paletti a respingere coleotteri e moscerini, come dimostra il punteggio della finalissima vinta contro la Rotellistica Camaiore: 2-0 ai versiliesi e trofeo che va in bacheca dell’HT.
Un successo che sarebbe esagerato definire come “clamoroso”, visto il valore della squadra thienese, ma che di certo è giunto da team outsider. Il che accresce la portata dell’impresa compiuta a Trissino, in un PalaDante vestito a festa per il week end del 15/16 marzo in cui ha ospitato le quattro fasi finali di coppa (per serie B, A2, A2 e femminile).
Una vittoria da outsider si diceva, sia prima di scendere in pista nei primi incontri del girone di qualificazione (disputati a partire da fine settembre a inizio stagione sportiva), sia prima dell’ultimo atto con in palio la coccarda tricolore. Anche qui, lo “certificavano” gli addetti ai lavori dell’hockey su pista, qualche credito in più era riservato al Camaiore, guardando alla situazione di classifica delle due contendenti, pur se inserite in diversi gironi. Almeno due i fattori determinanti: la forza di volontà unita alla consapevolezza dei propri mezzi, a cui si va ad aggiungere la spinta genuina offerta dal tifo thienese, composto di affezionati, baby del folto vivaio di atleti in erba dell’Hockey Thiene e parenti fino all’ennesimo grado che non potevano perdersi l’appuntamento speciale dell’annata.
Atteso, certo, ma anche fortemente voluto sin dal primo giorno di raduno della squadra la scorsa fine estate. “Un anno fa siamo usciti dalla competizione per un soffio – racconta Loris Dalla Vecchia, presidente e vertice dell’appassionato gruppo di dirigenti che portano avanti la tradizione hockeystica a Thiene – , per un solo gol, e all’inizio di quest’annata la Coppa Italia è stato messa in cima agli obiettivi prefissati, pur sapendo di affrontare un girone duro con tutte le squadre vicentine e con un solo pass disponibile”. Per il giovane tecnico Retis un exploit che arriva a non ancora 32 anni di età.
Target raggiunto dopo dieci estenuanti confronti, con un ruolino di marcia di 8 vittorie in 10 match, mettendo il naso davanti alle “cugine” Hockey Breganze e Dyadema Bassano, due vere big cadette come dice la classifica attuale del campionato di serie A2 che vede Thiene invece annaspare a metà del guado. Poi arriva marzo dopo la sfida di semifinale in gara unica con l’Amatori Modena, vinta 6-3, prima delle ovazioni ricevute e meritate alla sirena della finale del PalaDante. Dall’altro lato tra Roller Matera e Rotellistica Camaiore la spunta la squadriglia toscana, caduta sotto i colpi di Poli e Luotti e schiantatasi sul muro eretto dal portiere che festeggia 45 candeline proprio a fine marzo del 2025. Con un altro trofeo da mostrare nella sua bacheca personale.
“Di solito il matchwinner è colui che decide una partita con un gol – continua Dalla Vecchia – ma per una volta è stato un portiere, viste le parate della finalissima si è rivelato il nostro asso nella manica. Poi a fare tutto il resto ci hanno pensato i suoi compagni, tutti i ragazzi ci hanno creduto fino in fondo e il carattere ha fatto la differenza, insieme all’apporto magnifico del pubblico venuto a tifarci che ha riempito la tribuna. Ora speriamo che questa vittoria in Coppa porti nuovi stimoli per toglierci da una posizione non felice di classifica in A2, tutti abbiamo capito che un’attenzione maggiore e il lavoro in pista portano grandi risultati e soddisfazioni, ne abbiamo la prova!”.
Per la storia della società Hockey Thiene si tratta del quarto trofeo di serie A2 incamerato e che farà bella mostra nella sede dei gialloblu. Il PalaCeccato, la palestra che oramai da 20 anni fa da seconda casa e quartier generale del club gialloblu, si prepara ad accogliere con quel pizzico di calore e affetto in più i propri beniamini campioni di Coppa Italia, guidato in gioco in questa stagione da un prodotto del vivaio come Alessandro Conzato, il capitano della squadra. In pista al suo fianco nella finalissima di Trissino anche Nicola Comin, Pietro Luotti, Filippo Ballardin, Andrea Zanini, Andrea Poli, Mandarini, Elia Dal Prà, Alberto Rigo, Paolo Stivanello.