Maria Teresa Sperotto: “Mai chiesto alla polizia locale di far più multe. Scarpellini merita una risposta”
“Mai, mai, mai a livello di assemblea consortile è stata data la direttiva alla polizia locale di fare cassa con le multe“. E’ perentoria, Maria Teresa Sperotto, sindaca di Fara Vicentino e membro del CdA, sulla querelle nata attorno a una ipotetica richiesta di aumentare gli incassi da sanzioni avanzata al Consorzio di polizia locale Ne.Vi., emersa a margine della notizia delle dimissioni dell’attuale comandante Giovanni Scarpellini.
“Anzi – aggiunge Sperotto, che è stata anche presidente del consorzio – siamo sempre stati molto impegnati proprio sul versante della prevenzione, sia con l’attività in strada che dotando gli agenti di webcam, che sono una tutela per gli agenti ma anche per i cittadini. Senza contare l’impegno sui varchi elettronici e l’attività fatta con le scuole, a partire dai bambini più piccoli. Agli amministratori spetta dare gli indirizzi, poi sta agli addetti ai lavori metterli in pratica nel modo migliore”.
Quanto alle dimissioni del comandante Scarpellini, Sperotto si dice “preoccupata per la situazione che si è venuta a creare, pare che la questione si riduca al Comune di Thiene, ma sono 17 le amministrazioni comunali associate – commenta – e se il Consorzio della polizia locale è un modello di efficienza ed efficacia, il merito è tutto di Giovanni. Come CdA stiamo seguendo quanto sta avvenendo e lavorando perché gli possa essere riconosciuto un ruolo e un profilo da dirigente e non da funzionario. La questione è giuridica e di difficile soluzione. Il comandante merita da mesi una risposta sulla vicenda del controllo della Corte dei Conti. Una risposta che doveva venire dal Comune di Thiene: avevamo individuato in CdA anche il consulente a cui chiedere un consulto, ma nulla si è mosso e il CdA da allora non si è più riunito”.
I veri motivi dietro le dimissioni di Scarpellini: un controllo della Corte dei Conti
Sperotto sottolinea anche che siamo di fronta a una questione di “dignità” rispetto alla vicenda dell’inquadramento dei vertici della polizia locale (una questione ben spiegata nella nota che lo stesso comandante ha inviato oggi ai media, n.d.r.).
“I nostri agenti – aggiunge – si trovano a svolgere sempre più spesso funzioni di polizia giudiziaria e siamo di fronte a un problema di sicurezza. Basti pensare alla sparatoria che c’è stata nel mio Comune ad aprile: l’agente ferito Alex Frusti e il suo collega non erano stati chiamati ad intervenire da nessuno. Stavano rientrando da un controllo e si sono fermati quando hanno visto cosa stava accadendo, senza tirarsi indietro. Il lavoro del comandante della polizia locale è complesso, basti pensare che Scarpellini coordina oltre quaranta agenti con un contratto da funzionario, mentre ci sono dirigenti comunali, quindi con stipendio più alto, che sono chiamati a gestire 7-8 impiegati. Si tratta di un problema giuridico, che non si è mai affrontato e sistemato. La Corte dei Conti, in sostanza contesta che si paghi quanto un dirigente una persona con una qualifica più bassa. Questo accade perché la retribuzione prevista in questi anni ha compreso anche una percentuale calcolata in base al profitto e dato l’alto profilo che il comandante presenta”.
Sulla comunicazione al CdA delle sue intenzioni di dimettersi, che Scarpellini afferma vi sia stata ancora nella riunione del 16 giugno scorso, la sindaca di Fara Vicentino preferisce non rispondere.
Intanto, questa sera (6 ottobre) si è tenuta un incontro informale on line di tutti gli amministratori dei 17 Comuni consorziati, presieduta dall’assessore di Dueville Davide Zorzo, presidente dell’assemblea, proprio per discutere delle dimissioni del comandante della polizia locale Ne.Vi.: un’ora di confronto nel corso dalla quale è emersa la conferma che lo scorso 16 giugno nessuno dei membri del CdA ha colto con chiarezza le intenzioni di Scarpellini di andarsene. Nell’incontro si è deciso di convocare una assemblea ordinaria nel giro di un paio di settimane, prevedendo anche la partecipazione dello stesso comandante, allo scopo di ascoltarlo.
“Tutti i Comuni consorziati hanno espresso massima stima per il suo operato – spiega Zorzo – e c’è timore per la situazione che si è venuta a creare. E’ stato ribadito che il Consorzio è composto da 17 Comuni e poco interessano le beghe interne a un singolo ente. C’è la volontà di guardare avanti per assicurare al Consorzio la miglior funzionalità e al personale la maggiore serenità possibile, continuando a garantire gli alti standard qualitativi che la polizia locale Nordest Vicentino ha fin qui saputo esprimere”.