Michelusi e altri 30 sindaci scrivono alla presidente Meloni: “Il Governo sostenga i bilanci comunali”
Crisi energetica e rincaro bollette: un problema che attanaglia anche i Comuni e che ha indotto il sindaco di Thiene, Giampi Michelusi, a prendere carta e penna e a coinvolgere i colleghi primi cittadini dell’Alto Vicentino: 31 quelli che hanno firmato una lettera condivisa, già inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni per chiedere forme di sostegno concrete per i bilanci comunali. Unico primo cittadino a non sottoscritto, Gildo Capovilla di Cogollo del Cengio.
“On. Signor Presidente – scrivono i primi cittadini – in questo momento di crisi economico/sociale nazionale e internazionale, leggiamo ogni giorno che il Governo interviene stanziando miliardi di euro di aiuti ad imprese, cittadini, categorie economiche; quasi niente di specifico è stato, invece, previsto a favore dei Comuni.
I Comuni sono in grande difficoltà a chiudere il bilancio 2022, considerato che gli aiuti statali
erogati a loro favore non sono risultati sufficienti a ristorare nemmeno gli aumenti energetici, ma lo saranno ancor più per il 2023, che sconta, oltre alle spese energetiche, gli aumenti dei contratti di approvvigionamento dei servizi, come conseguenza dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi delle materie prime, che incidono enormemente sul costo finale delle opere pubbliche”.
“I Comuni – prosegue la lettera – si trovano, quindi, a dover vincolare gli avanzi di amministrazione, ove esistenti, sottraendo risorse alle manutenzioni di strade e fabbricati e alle opere pubbliche. Questo è ancora più grave e dannoso, se si pensa che la maggior parte dei Comuni sta cercando di investire soprattutto su interventi finalizzati al risparmio dei consumi energetici. Come possiamo, ad esempio, pensare di sostituire i corpi illuminanti della pubblica illuminazione o sostituire le caldaie delle scuole, se dobbiamo vincolare l’avanzo di amministrazione per far fronte all’aumento dei prezzi dei servizi e delle opere pubbliche? È una spirale dalla quale non ne esce nemmeno il Comune più virtuoso.
Non dimentichi i Comuni che sono sì l’ultimo anello della catena istituzionale, ma sono gli enti
più vicini alla gente e ad essa rispondono direttamente”.
“Chiediamo, dunque, al Governo – scrivono ancora i sindaci – di ascoltare la voce dei Sindaci e di stanziare somme importanti nella Legge di Bilancio 2023 a favore dei Comuni, prevedendo un pacchetto di misure dirette a bilanciare gli aumenti dei costi energetici e degli altri costi dovuti all’inflazione e alla diminuzione delle entrate (tra queste anche i trasferimenti statali!). Noi siamo molto preoccupati, ma siamo, come sempre, pronti a fare la nostra parte per tutelare i nostri Cittadini e le nostre Comunità. Da soli non possiamo farcela, questo è sicuro; dobbiamo poter contare sul sostegno del Governo e su risorse finanziarie dedicate ai Comuni nella legge di Bilancio 2023. Risorse che devono essere adeguate, certe ed arrivare presto. Confidiamo che la nostra lettera sia condivisa e trovi accoglimento, nella certezza che non sia, la nostra, l’unica istanza presentata dai Sindaci d’Italia al Governo su questo tema così nevralgico”.
La lettera è firmata dai sindaci dei Comuni di Thiene (comune capofila), Arsiero, Breganze, Caltrano, Calvene, Carrè, Chiuppano, Fara Vicentino, Laghi, Lastebasse, Lugo Vicentino, Malo, Marano Vicentino, Monte di Malo, Montecchio Precalcino, Pedemonte, Piovene Rocchette, Posina, Salcedo, San Vito di Leguzzano, Santorso, Sarcedo, Schio, Tonezza del Cimone, Torrebelvicino, Valdastico, Valli del Pasubio, Velo d’Astico, Villaverla, Zanè, Zugliano.