Migliaia di messaggi e appostamenti: scatta il divieto di avvicinamento alla vicesindaca
Uno stalking “alluvionale”, come lo ha definito il magistrato, che da un anno e mezzo prende di mira la vicesindaca di Thiene, Anna Maria Savio, e che dopo la sua denuncia ha portato il giudice per le indagini preliminari a disporre, nei confronti di un thienese, il divieto di avvicinamento all’assessora al sociale.
Un pressing feroce, continuo nel tempo e fuori controllo, che non ha a che fare col suo ruolo pubblico, ma col fatto stesso di essere una donna. Tanto che dopo aver presentato formale denuncia ai carabinieri, lo scorso 22 gennaio, è scattata la procedura prevista dal codice rosso, che in breve tempo ha portato il 30 gennaio all’emissione di un provvedimento ad hoc per sospendere gli atti intimidatori.
L’uomo, un 67enne in pensione, è seguito dall’Ulss 7 Pedemontana per alcune problematiche psichiche e per questo non è possibile renderne note le generalità. Il magistrato ha disposto il divieto di avvicinamento alla vicesindaca con qualsiasi mezzo, comprese mail e messaggi sul cellulare, disponendo anche l’utilizzo del braccialetto elettronico.
La minaccia è stata, insomma, ritenuta dal magistrato molto concreta e reale.
Lo stalking
L’accusa, per l’uomo, è di atti persecutori che, secondo la denuncia sporta da Anna Maria Savio, sono iniziati nel corso del 2022 e sono andati avanti con forza fino a Natale: centinaia e centinaia e centinaia di messaggi sul cellulare (anche 800 in tre giorni), ma anche, dopo che la donna l’ha bloccato, decine e decine di e-mail e persino appostamenti e manovre pericolose con l’auto, che hanno reso alla vicesindaca la vita impossibile, facendola vivere in un’angoscia continua e che potrebbe essere stata aggravata dalla mancanza di un’attività di “contenimento” da parte delle persone a contatto col pensionato.
Il 67enne, difeso dall’avvocato Fabio Cattelan, come riporta il Giornale di Vicenza, l’altro giorno è stato interrogato dal giudice Matteo Mantovani e ha fornito la propria versione dei fatti, negando anche di aver compiuto una “manovra azzardata” con l’auto nei confronti della presunta vittima.
L’amministratrice in questo momento ha scelto di non rilasciare dichiarazioni, data la delicatezza della situazione, ma ambienti a lei vicini confermano che è molto provata e che in queste ore ha ricevuto numerosi attestati di vicinanza dai colleghi di maggioranza.
La dichiarazione del sindaco Michelusi
“Come Amministrazione Comunale – commenta il sindaco Giampi Michelusi – esprimiamo la nostra solidarietà alla vicesindaca, Anna Maria Savio. Da quanto appreso, la segnalazione alle forze dell’ordine si è resa necessaria, anche dietro consiglio dello Sportello Donna, a seguito di comportamenti persecutori via via più insistenti. Fondamentale, infatti, è stato il ruolo dello Sportello Donna per individuare uno stato di potenziale pericolo di fronte al protrarsi di una violenza psicologica non più sostenibile”.
“Ovviamente – conclude Michelusi – ancorché il fatto coinvolga un amministratore comunale, esso riguarda, purtroppo come per altre donne, la sfera strettamente personale. Auspico pertanto che, nel rispetto di una situazione tanto delicata, nessuno si permetta strumentalizzazione di alcun tipo, meno che mai politica, di quanto sta accadendo”.