Minoranze unite: “Collegare Santo e Lampertico al centro”. La maggioranza spiega il suo no

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Collegare in modo più sicuro e più funzionale le frazioni del Santo e di Lampertico al centro di Thiene, favorendo una miglior fruibilità in particolare di Via Gombe, diventata ormai una strada commerciale molto frequentata specialmente dai giovani. È questo il pensiero della minoranza capeggiata da Manuel Benetti e portato all’attenzione del Sindaco Giampi Michelusi e della sua giunta proprio nei giorni a ridosso della pausa ferragostana.

“Considerato che l’attuale progetto – spiegano i gruppi consiliari Benetti Sindaco e Lega – prevede il prolungamento dell’attuale pista ciclabile di poco più di 600 metri ma non contempla l’interessamento di Via Gombe e preso atto di quanto espresso dai Comitati di Quartiere in ordine alla mancanza di collegamento ciclopedonale tra la zona Santo – Lampertico ed il centro, in un momento storico in cui tanto si promuovono politiche green di maggior sostenibilità, sentiamo il dovere di una proposta di un nuovo tracciato che connetta il tratto che si conclude al Ponte di Ferro con quello che inizia in Via Cá Beregane. A questa ipotesi progettuale – bissano dall’opposizione – vorremmo si considerasse anche la realizzazione di un attraversamento ciclopedonale in prossimità della rotatoria di via dell’Autostrada”.

Biciclette e pedoni, ma anche una maggior sicurezza a favore degli automobilisti in una zona sensibile come quella del sottopasso: “Alla luce degli innumerevoli disagi determinati dalle chiusure del sottopasso – incalzano Manuel Benetti, Mirko Chiarello, Barbara Cunico e Andrea Busin – proponiamo la realizzazione di una rotatoria a raso con chiusura del sottopasso stesso. Questo non soltanto faciliterà la circolazione dei veicoli, ma renderà meno pesante anche il traffico che grava sulla circonvallazione nord con provenienza da sud verso Via del Lavoro”.

Proposte articolate che però paiono non aver trovato il favore della maggioranza, comunque interessata ad una valutazione d’insieme della questione legata soprattutto alle piste ciclabili: “Mi preme sottolineare che il tema mobilità urbana sostenibile (ciclabile e pedonale) – spiega Carlo Gecchelin, consigliere con delega alla questione piste – è sempre all’attenzione di questa amministrazione: ne è prova il recente incarico affidato a “MFA ingegneria srl ” per la realizzazione del “BiciPlan”, strumento fondamentale per un’efficace programmazione degli interventi e per l’accessibilità ai fondi provinciali, regionali o statali. Ma bisogna trovare soluzioni concilianti per ciclisti e automobilisti senza creare disagio a chi torna o va al lavoro in auto.

Di fatto, considerando i passi carrai esistenti e i semafori a chiamata che si renderebbero necessari, creeremmo oggettive difficoltà ad attività e ad automobilisti soprattutto nelle ore di punta. Quanto all’ipotesi dell’eliminazione del sottopasso, con la realizzazione di nuova rotatoria, ininfluente sulla ciclabile e che non rientrerebbe nelle opere compensative della bretella – conclude Gecchelin che per il prossimo Consiglio ha predisposto una disamina articolata in risposta alle minoranze – vale la pena spiegare che certamente non potrebbe essere “a raso”, e che un attraversamento in prossimità del casello autostradale – così come proposto – richiederebbe un ponte. 5 metri di luce con relative rampe d’accesso di centro metri cadauna, non sono una passeggiata, tanto meno dal punto di vista economico”.