25enne arrestato per furti e rapine, andrà in carcere. Da scontare 2 anni e 4 mesi
Il nome di Aboulaala Hamza era noto alle cronache nere del Veneto dagli anni tra il 2014 e il 2018, quando si era reso responsabile di una serie di furti e rapine, in particolare nel Padovano, per i quali è successivamente finito sotto processo. Sin da poco più che maggiorenne, insomma, si era fatto conoscere dalle forze dell’ordine e dai giudici veneti, che ora presentano il “conto” da saldare con la giustizia attraverso la detenzione.
Per il giovane di 25 anni di Montecchio Precalcino ora si sono aperte le porte del carcere, con l’arresto da parte dei carabinieri della tenenza di Dueville dopo l’ordine di cattura esecutivo, emesso dal Tribunale di Padova.
A prelevare il ragazzo classe 1995 nella sua abitazione, nel corso di questa settimana, sono stati i militari vicentini inviati su richiesta della Procura patavina. Nato in Marocco ma cresciuto in Italia, si è macchiato di una serie di reati che gli sono valsi fin qui una serie di condanne e un cumulo di pene di 2 anni e 4 mesi da scontare in cella. In quegli anni il 25enne viveva nella zona di confine tra le province di Padova e Vicenza, collezionando denunce dopo fatti illeciti commessi in particolare a Cittadella, Fontaniva e Galliera Veneta, secondo il report diffuso dai carabinieri sull’operazione.
La pattuglia incaricata di rendere esecutivo l’arresto ha raggiunto il soggetto ricercato nel suo indirizzo di residenza noto a Montecchio Precalcino. Lì il giovane non ha opposto resistenza all’arresto, nel corso del quale è emerso il possesso di alcuni grammi di hashish, droga leggera che utilizzava nei limiti compatibili con il consumo personale. Per questo motivo è stato segnalato in Prefettura, senza procedere a inoltrare una nuova denuncia.
In seguito a un furto in abitazione in casa di un’anziana di Cittadella, Hamza aveva già pernottato in carcere al Due Palazzi di Padova, e giudicato in quell’occasione per direttissima. La recidività dimostrata negli anni a venire ha portato al definitivo arresto. Faceva parte di una banda di stranieri di origine nordafricana considerata implicata in più colpi andati a segno fino al 2018, tra cui anche un minorenne. Negli ultimi tempi si era trasferito da Cittadella a Montecchio Precalcino, senza apparire più in episodi di cronaca locale ma non è noto a quali attività si fosse dedicato di recente.