Ex Safond, i sindaci puntualizzano: “Legittimo raccogliere firme, ma si vanno diffondendo falsità”

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“La preoccupazione è comprensibile e ci riguarda tutti, ma da quando il “Comitato Tuteliamo la Salute” ha promosso la sua petizione, si sono diffuse notizie allarmanti che non trovano riscontro nella realtà”. Non vuole passare come il capo di un’amministrazione inerte Fabrizio Parisotto, sindaco di Montecchio Precalcino, dopo i crescenti malumori sorti a seguito dell’annuncio della realizzazione di una piattaforma multifunzionale per il recupero di rifiuti sanitari e per la produzione di “EoW” (“End of Waste”) per fonderie.

E proprio per evitare un’escalation di notizie non verificate, interessati anche i primi cittadini di Dueville e di Villaverla, coinvolti per evidenti ragioni di vicinato stante una progettualità comunque impattante e complessa, Parisotto ha promosso un comunicato chiarificatore: “Nelle ultime settimane è iniziata, da parte del Comitato, una raccolta firme al fine di esprimere la totale contrarietà al progetto industriale presentato dalla ditta Silva Srl in relazione all’area ex Safond-Martini di Via Terraglioni a Montecchio Precalcino. Detta raccolta firme – si legge nella dichiarazione congiunta e sottoscritta anche da Giuliano Stivan ed Enrico De Peron – ha innescato in alcuni cittadini la divulgazione di notizie errate. Posto che l’iter di approvazione del progetto è di competenza provinciale, nell’ambito di una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, va sottolineato che ad oggi non è prevista la costruzione di un inceneritore, non verranno smaltiti rifiuti pericolosi sanitari o peggio radioattivi, non viene attivata una nuova discarica e, altro fatto cruciale, non sono state richieste due nuove linee di lavorazione delle sabbie, ma il revamping della linea di lavorazione esistente”.

Circostanze che sminerebbero molte delle più grosse questioni al centro del dibattito, ma che non spalancherebbero comunque automaticamente le porte ad un parere positivo dei tre sindaci: “Come amministratori – chiosano i firmatari – abbiamo l’obbligo di valutare i dati oggettivi e analitici, con lo scopo di trovare la soluzione migliore per la tutela dei nostri cittadini, della loro salute e dell’ambiente. Dire a priori un no, senza un’effettiva analisi anche dell’esistente, non può incontrare la nostra approvazione: tutelare la cittadinanza non è dire no. Tutelare la cittadinanza è studiare la questione anche con il supporto di tecnici esterni, analizzare la situazione esistente e le relative problematiche e infine decidere con imparzialità avendo come orizzonte il bene comune”. E mentre la petizione del Comitato sfonda quota 600 firme, dopo l’incontro nei giorni scorsi con il sindaco di Villaverla, l’ultima rassicurazione arriva ancora una volta dal padrone di casa: “L’amministrazione che rappresento – ribadisce il primo cittadino di Montecchio Precalcino, Fabrizio Parisotto – rimarrà sempre vigile e a disposizione di quanti vorranno chiedere lumi ulteriori: man mano che raccoglieremo informazioni, organizzeremo dei momenti di pubblico confronto. Lo voglio dire senza troppi giri di parole: vivo qui con un bimba di 5 anni, credete davvero che che potrei sottovalutare il problema senza fare tutto ciò che è in mio potere”?

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