“Non è mai tardi per seguire i propri sogni”. Laura Milan e la sua storia di rinascita
Nella vita di ogni persona esistono un prima e un dopo. Laura Milan non fa eccezione. La stilista di Thiene è stata ospite di Gianni Manuel a “Parlami di Te“, raccontando quella che lei stessa definisce una storia di rinascita. Laura può essere definita una figlia d’arte: “La nonna mi raccontava della mia bisnonna, che era francese, e degli abiti che indossava.
Ed io ero affascinata da questa figura, e la sua memoria la conservo ancora oggi. È grazie a lei che ho iniziato ad avere delle idee: il mio atelier, infatti, è in buona parte francese. Quando vado in Francia sento che la mia anima torna a casa. A sua volta mio papà lavorava sui tessuti. Per cui mi sono appassionata precocemente alla moda”.
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L’adolescenza non è un argomento di cui Laura ama parlare: “È stato un periodo faticoso. Ho cambiato casa e perso molti amici. E questo in un’età durante la quale il legame con le proprie radici è importante. Ero molto solitaria, per cui non andavo molto d’accordo con i miei coetanei. Ero strana, io stessa non mi capivo”. Dopo la separazione dal primo marito, Laura ha fatto tre lavori contemporaneamente per mantenere i figli. Tuttavia “non volevo essere una di quelle superdonne che fanno tutto. Ho deciso piuttosto di lavorare su me stessa per essere una brava mamma. Lavorare su noi stessi è fondamentale”.
Ad un certo punto ha deciso di dare una svolta alla sua vita: “La mia rinascita è avvenuta a 53 anni, grazie al teatro. Perchè in questo mondo potevo giocare con gli abiti. Quello che facevo prima mi provocava una gran fatica, e il mio corpo si stava ammalando. E a quel punto mi sono chiesta: se io avessi due soldi, li spenderei in farmaci oppure in tessuti? Ho scelto i tessuti. Facevo delle serate di poesia, e le signore mi chiedevano dove mi procuravo i vestiti che usavo. E a quel punto ho organizzato la mia prima sfilata, coinvolgendo donne dai 40 agli 80 anni. Ho poi creato il mio primo piccolo atelier in casa”.
Laura cura anche una collezione uomo: “È nata durante il lockdown. Avevo iniziato a leggere i libri di Diego Dalla Palma, e le sue riflessioni mi hanno colpito. Ho deciso di creare degli abiti da uomo e fare una sfilata. Ma eravamo in pieno lockdown, con tutte le restrizioni che comportava. Tuttavia non mi sono arresa, e ho riunito una rosa di talenti del territorio per realizzare una sfilata artistica trasmessa a puntate online. Diego è rimasto affascinato dal mio mondo, e ha accettato di collaborare con me. E da questa collaborazione è nata anche una bella amicizia”.
Gabriele Silvestri