Oltre 5 mila studenti thienesi tornano sui banchi di scuola. Ultimi preparativi
Ultimi lavori in corso, prima della ripresa delle attività scolastiche “in presenza” a Thiene, pronta a riaccogliere in classe gli oltre 5.700 tra alunni e studenti che torneranno a sedere sui bianchi a distanza di oltre 6 mesi. Con circa 100 mila euro investiti, erogati attraverso i fondi ministeriali. A poco più di 15 giorni dal suono della prima campanella dell’anno scolastico 2020/2021, una sorta di “anno zero” dopo il lockdown e del ricorso obbligato alla videodidattica, si stanno completando gli interventi richiesti all’interno di istituti di proprietà pubblica affidata agli enti locali. Vale a dire scuole dell’infanzia (pubbliche), primarie e medie (o secondarie di primo grado), mentre per le “superiori” la competenza spetta alla Provincia di Vicenza.
Il contro alla rovescia verso il 14 settembre è ormai avviato, tra chi tradizionalmente si prepara a salutare con ramamrico il termine delle vacanze estive e chi, con un pizzico di maturità in più, non vede l’ora di riassaporare una ritrovata relativa normalità. E rivedere se non riabbracciare, di questui tempi sconsigliato, i compagni di scuola. Sul piano gestionale il trasporto pubblico, la capienza delle aule e le modalità di ingresso/uscita sono alcuni dei nodi affrontati nelle ultime settimane.
A Thiene si stanno ultimando i preparativi, chiudendo un cerchio aperto a fine primavera. Insomma fervono gli ultimissimi lavori per la ripresa in sicurezza dell’attività scolastica dopo che nel corso l’assessorato alla Pubblica Istruzione, in sinergia con i Lavori Pubblici, aveva avviato, promosso e partecipato a incontri, colloqui, riunioni in videoconferenza e in presenza, con i Dirigenti scolastici cittadini, i referenti provinciali politici e amministrativi e con Società Vicentina Trasporti per studiare le criticità del ritorno a scuola dei ragazzi e coordinare un’azione comune. “I principali problemi da affrontare sono stati, come noto, quelli relativi al distanziamento sociale – fa sapere la Giunta attraverso una nota stampa -, con necessità di misurazione della capienza e riorganizzazione delle aule esistenti e reperimento, in taluni casi, di nuovi spazi, nonché la criticità, che riguarda soprattutto le scuole superiori, connesse al trasporto scolastico e alla mobilità dei ragazzi che giungono a Thiene da altri Comuni. Fermo restando che il Comune ha competenza sull’edilizia scolastica primaria e secondaria di primo grado, il lavoro svolto nei mesi scorsi ha riguardato strutture che nel complesso accolgono una popolazione scolastica che supera i 5.700 studenti”.
SPESE. Per l’Istituto Comprensivo di Thiene il plesso che ha presentato criticità è stato quello di Rozzampia: l’esigenza di due nuove aule per la Scuola “S. Giovanni Bosco” è stato superato con l’utilizzo di spazi all’interno della Scuola dell’Infanzia grazie a una convenzione con la Parrocchia S. Maria Della Neve per una spesa che si aggira sui 10 mila euro. Tre classi delle “Bassani” saranno ospitate all’interno dell’edificio delle scuole “Scalcerle”. Per il resto, con adeguamenti e modifiche richieste da necessità didattiche, come, ad esempio, la realizzazione di ulteriori lavandini per permettere attività artistiche senza assembramenti, tutti i plessi si apprestano ad aprire i battenti in sicurezza. “Un obiettivo importante per il quale il Comune ha investito ben 90 mila euro, tutto l’ammontare del contributo ministeriale richiesto da Thiene e ricevuto in proporzione alla popolazione scolastica primaria e secondaria di primo grado di propria competenza”.
SUPERIORI. Per gli Istituti Superiori, il Comune è intervenuto mettendo a disposizione della Provincia 4 nuove aule per l’Itt “Chilesotti” all’interno dell’ex Agenzia delle Entrate in via Vanzetti e due aule in più per l’Ipsia “Garbin“in via Primo Maggio nei locali dell’ex Biblioteca Civica (che dunque si aggiungono alle 14 con laboratorio già concesse complessivamente nell’area ex Nordera). Il problema di spazi, per questi due istituti scolastici, era stato affrontato nella primavera scorsa. Un discorso a parte va fatto per l’Itet “Ceccato”, il cui fabbisogno di aule si profilerà con maggior urgenza a partire dal prossimo anno. L’amministrazione comunale è al lavoro assieme alla Provincia per trovare una possibile soluzione idonea.
TRASPORTI. Per quanto riguarda, poi, la mobilità scolastica, il problema è complesso e si sta ancora dibattendo a livello nazionale. Intanto, assieme a Svt, si è predisposto un piano che permette di ridurre la concentrazione di studenti alla Stazione delle Corriere Al Bosco: è stata, infatti, predisposta una nuova area temporanea di fermata per alcune linee di autobus per la discesa e risalita dei ragazzi individuata in via Val Leogra, che consentirà di alleggerire gli assembramenti che possono crearsi quando i ragazzi attendono l’autobus per fare ritorno a casa. Inoltre si è concordato anche un potenziamento delle linee per il trasporto scolastico. In questi giorni l’assessorato alla Pubblica Istruzione è costantemente in contatto con enti e dirigenti per far fronte ad ogni possibile criticità che può sopravvenire vista anche l’incertezza a livello nazionale.