Pallanuoto, i Bears dominano fra i giovani. Il segreto? “Portare il basket in acqua”
I Bears della Pallanuoto Thiene sguazzano nell’acqua che è un piacere. L’associazione di idee più immediata, magari, li collega ai simpatici orsetti lavatori che si divertono tra i flutti. Macchè. Sicuramente si divertono e saranno pure simpatici, ma il simbolo reale dei teenager che si allenano all’Aquatic Center è l’orso bianco, con tutta la sua prorompente energia e la sua agilità tra le onde. A garantirlo è loro coach, il tecnico Riccardo Carraro, che cinque anni fa li ha accolti quasi da cuccioli mansueti e che ora si gode un agile ed affiatato “branco” reduce da un plein di successi a livello giovanile nel circuito PallanuotoItalia e nel torneo promosso dalla “casa-madre” Sport Management.
A raccontarci nel dettaglio la versione thienese del celebre “Settebello” è la guida a bordopiscina di oltre 50 bambini e giovani atleti che ogni settimana si tuffano e mischiano sudore all’acqua in cui nuotano per crescere, migliorare e regalare emozioni e soddisfazioni. Appena cinque anni fa prendeva corpo il progetto pallanuoto, prima partecipando ai campionati federali della Fin e poi dedicandosi ai circuiti giovanili promossi dal circuito di lega Pni. Quella adesso al fotofinish rappresenta la stagione della scorpacciata di successi: quattro su quattro per le categorie Under 14, Under 16, Under 18 e Under 21. Le ultime tre citate praticamente con lo stesso nucleo portante, una banda di 16enni e dintorni che hanno entusiasmato anno dopo anno chi li seguiva, a partire dal nutrito gruppo di genitori-supporters al seguito. Tra i “quasi” senior (U21) vittoria per 2-1 sul Verona nella cornice finale di Lodi e quaterna “secca” – si fa per dire tra un tuffo e l’altro – completata, contro avversari di 3-4 anni più grandi di media.
La stagione 2017/2018 ha riservato solo gioie per il club presieduto da Massimo Danese, che ha concluso la sua annata più ricca di gloria raggiungendo l’apice. A livello Under 14 abbiamo i baby campioni del Triveneto, battendo in finale i cugini del Centrosport Vicenza in un appassionante derby per 5-3. Titolo interregionale nel circuito PallanuotoItalia Libertas per l’Under 16 (il terzo di fila), mentre per gli Under 18, dove in pratica l’armata subacquea era composta dagli stessi pallanuotisti in vasca tra gli Allievi, è arrivato il successo nel torneo promosso da Bpm Sport Management. Il club sportivo e azienda che, insieme alla prima squadra come volano dell’attività in serie A1 (seconda in regular season e giunta ai playoff scudetto) gestisce una quarantina di piscine nel Nord Italia – l’ultima a Marostica, notizia recente -, dove si propone la pallanuoto fin dalla tenera età.
In pratica, questi scatenati Bears hanno “inventato” la pallanuoto a Thiene da pionieri, portando uno sport di nicchia e con scarsa tradizione nella zona ad eccellere in ambito giovanile nazionale. “Alle finali di PallanuotoItalia in Lombardia di un mese fa nessuna squadra nè federale nè di lega – spiega il tecnico Carraro – è riuscita a centrare la vittoria in più categorie d’età, siamo stati gli unici. Siamo contentissimi, a livello statistico i dati dell’ultimo triennio ci confermano che il lavoro svolto è stato importante e positivo: abbiamo giocato 82 partite, di cui vinte 70 e solo 7 perse, segnando una media di più di 10 gol a partita subendone in media 2. Il tutto iniziando solo cinque anni fa”.
Un lustro vissuto in apnea, di partita in partita, con tanti sacrifici e altrettanti sorrisi. Il segreto? “Mah, forse l’aver portato la pallacanestro – altra disciplina e passione in cui Riccardo Carraro ha la qualifica di allenatore – in acqua. Non abbiamo inventato la pallanuoto ma un approccio diverso quello sì, mettendo in difficoltà avversarie più mature e quotate. Giochiamo in maniera per così dire anomala, privilegiando la tecnica e contando su una difesa molto forte. Poi di mio ammetto di essere molto pignolo, ma alla lunga questo atteggiamento paga sempre, perchè non è semplice insegnare sia a nuotare che a giocare a ragazzini che si presentano in piscina partendo da zero. Ora sono in 55 tutti sotto i 18 anni.” Il cruccio? “Non poter disputare le partite casalinghe a Thiene, per una questione di profondità dell’acqua rispetto agli standard per l’omologazione”. Piscina “casalinga”, infatti, è stata promossa la “consociata” di Montecchio Maggiore, anche se gli allenamenti si svolgono regolarmente all’Aquatic Center.
L’orso rappresenta allegoricamente il team e appare in un logo ufficioso via social. “Lo considero un simbolo aggregante – conclude l’appassionato allenatore dei giovani Bears -, soprattutto l’orso bianco è uno dei più grandi nuotatori nonostante la stazza tra i mammiferi ed emblema di grinta e forza. Vive nell’acqua e sa adattarsi a tutto, al freddo e al ghiaccio e alla sopravvivenza, per questo i ragazzi devono ispirarsi a lui. Nella pallanuoto gli atleti non devono conoscere alcuna paura, sotto il livello dell’acqua è una battaglia senza andare nei dettagli, questa immagine dà loro un senso e ne siamo orgogliosi”.