Polemica col ‘botto’: anzi no. I fuochi silenziosi dividono, Michelusi: ‘Facile commentare il lavoro degli altri’
“La musica è finita, gli amici se ne vanno” recitava un famoso brano di Franco Califano: ma a Thiene la voglia di commentare il post festeggiamenti ormai archiviati dalla tarda serata di ieri, pare appena iniziata. Oggetto di utenti social scatenati a dir poco, lo spettacolo di fuochi artificiali che storicamente chiude la Sagra di San Giovanni Battista e che quest’anno, su indicazione del Sindaco Giampi Michelusi prevedeva l’utilizzo di artifici a basso impatto acustico.
Una scelta dettata dal fatto di non infastidire gli animali d’affezione, ma anche la fauna più in generale senza dimenticare naturalmente persone fragili o malate che dai botti potrebbero essere disturbati in modo rilevante: questo senza però rinunciare alla magia di uno spettacolo multicolore che indubbiamente ha il suo fascino e che ogni hanno cattura migliaia di presenze.
“Uno spettacolo ridicolo e indegno” lo ha definito qualcuno che pochi minuti dopo la mezzanotte già cercava l’opinione di altri astanti soprattutto nelle pagine di ‘Sei di Thiene se’, dove le repliche non si sono fatte attendere, divise tra chi spalleggiava il parere fortemente critico e una buona parte che, al contrario, apprezzava lo sforzo messo in campo.
“Forse il problema, almeno quello che ho notato io – racconta Angela D.M. che a Thiene è voluta venire anche per far contenti i figli – è che quando i fuochi sono iniziati il rumore e le luci del luna park sono continuati e molti non se ne sono accorti subito. Un inghippo iniziale che però non ha influito poi sulla bellezza dello spettacolo che ho trovato molto coinvolgente ed elegante”. Opinioni che hanno quasi fatto passare in sordina il concerto andato in scena a piazza Chilesotti con oltre 40 musicisti per una perfomance di assoluta eccellenza: un ritorno a pieno regime dopo il lungo periodo pandemico, apprezzato anche per la ricca scelta di attrazioni al luna park con biglietti agevolati che hanno fatto la gioia soprattutto dei più giovani.
“Io ho la responsabilità di gestire e rispondere ad una comunità reale – ha brevemente replicato il primo cittadino – non certo ad una community social che è diventata uno sfogatoio di lamentele che spesso degenerano in offese e volgarità. Lo spettacolo non è stato gradito? Mi risulta che invece siano in molti ad averlo apprezzato, ma si sa, questo fa meno rumore. Io ci ho provato e lo rifarei: decidere non è facile, commentare dietro ad una tastiera lo è senz’altro di più”.