Era scomparso a novembre 2020: ripartite oggi sul Pasubio le ricerche del padovano Gianni Sadocco
Sono ripartite oggi al confine fra Vicenza e Trento, a distanza di oltre un anno e mezzo, le ricerche di Gianni Sadocco, l’escursionista 62enne di Monselice (Padova) scomparso il 12 novembre 2020 nei pressi di passo della Borcola, che rappresenta il naturale confine orientale del Monte Pasubio, che viene separato così dal vicino Monte Maggio.
I vigili del fuoco del comando di Vicenza con il personale del reparto volo di Venezia del nucleo Sapr (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) e con la collaborazione del personale del soccorso alpino e i carabinieri, hanno effettuato delle ricerche mirate nella zona del monte Pasubio.
Dopo un briefing iniziale tra tutti i 25 soccorritori, presenti anche i familiari e i rappresentati dell’associazione Penelope, 12 operatori del soccorso alpino sono stati portati in quota dall’elicottero Drago 149. Gli operatori si sono suddivisi in più squadre, verificando due canaloni da “Sogli Bianchi verso Val Caprara” le cui coordinate sono state trovate nel computer dell’uomo e che fino ad ora non erano state controllate. Utilizzati anche i sistemi a pilotaggio remoto anche se le condizioni meteo odierne ne hanno limitato l’uso. L’ultima squadra del Cnsas è stata recuperata in quota nel tardo pomeriggio dall’elicottero del soccorso alpino di Trento. Purtroppo le ricerche hanno dato esito negativo.