Scivola e si fa male durante escursione sul Brutto Buso tra i resti della Grande Guerra


Una decina di volontari del Soccorso Alpino sono stati impegnati domenica in soccorso di un 76enne vicentino, salito in montagna in Val Posina per un’escursione tra i boschi insieme ai due figli. Si erano inoltrati tra boschi e sentieri, per vedere da vicino i reperti ancora in parte visibili della Prima Guerra Mondiale della zona, raggiungendo l’area impervia del “Brutto Buso“, ormai divenuta inaccessibile per la sua pericolosità, nonostante nel web si trovino ancora reportage sul percorso non aggiornati, fattore che trae spesso in inganno gli escursionisti “fuori zona”.
Si tratta di un canale assai ripido della valle del Posina, dove l’anziano escursionista che vive a Lonigo è scivolato, ruzzolando per una decina di metri e riportando varie contusioni, con la necessità di un suo recupero e trasporto in ospedale. L’allarme al 118 è stato inviato dai figli intorno al mezzogiorno di ieri, richiedendo aiuto. Attivati i soccorritori del Cnsas di Arsiero, in quel momento dislocati lungo il percorso della manifestazione sportiva “Salita del Costo” in corso nel week end. Per favorire il salvataggio del pensionato è stata richiesta poi l’eliambulanza del Suem.
Le due squadre per complessivi dieci operatori si sono avvicinate quindi al luogo indicato, con punto di partenza da Contrà Griso. Le indicazioni ricevute riguardo l’area dell’incidente non erano dettagliate a sufficienza, costringendoli a distribuirsi sul versante, finché non hanno individuato il punto e hanno raggiunto l’uomo, prestandogli prima assistenza anche grazie alla presenza di personale sanitario della Stazione.
L’infortunato è stato poi recuperato con il verricello dal tecnico di elisoccorso dell’elicottero di Verona Emergenza sopraggiunto nel frattempo. Portato a Contrà Griso, dove era stato stabilito il campo base, le sue condizioni di salute sono state verificate dall’equipe medica per poi dare il via libera al trasporto verso il pronto soccorso dell’ospedale di Santorso. I figli sempre rimasti al capezzale del padre, dopo averlo affidato al personale sanitario di emergenza, sono scesi a valle assieme ai soccorritori per infine raggiungere il polo medico ospedaliero “Alto Vicentino” nel corso del pomeriggio di domenica.
Dalla centrale del Soccorso Alpino del Triveneto una raccomandazione emerge in seguito al difficile intervento nell’area di Posina. “Ricordiamo che, malgrado le numerose relazioni ancora esistenti, il canale del Brutto Buso non è più ormai accessibile ed è un luogo di difficile accesso e fortemente impervio“.
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