Pronta Casa Dalla Rovere: accoglierà 12 adolescenti con problemi psichici. Sarà aperta al territorio


Manca solo il pezzo di carta ufficiale – l’accreditamento già confermato informalmente dalla Regione – poi si potrà partire con l’accoglienza e le attività. Tutto è pronto, infatti, in via Corradini a Thiene, per l’apertura di Casa Dalla Rovere, la nuova struttura che ospiterà una comunitò educativa-riabilitativa per minori con disturbi psichici e uno spazio diorno socio-culturale aperto al territorio.
Un servizio importantissimo, dato il crescente fenomeno di disagio psichiatrico nelle giovani generazioni, che manca attualmente in provincia di Vicenza, con il risultato che finora non solo ragazzi e ragazze fragili dovevano andare in altre zone del Veneto, ma anche che era molto complesso il coinvolgimento dei familiari nel percorso di recupero.
Filantropia e lungimiranza
Casa Dalla Rovere è frutto dell’incrocio di generosità e capacità di progettazione: la progettazione di QuVi, la Fondazione Vicentina per la Qualità di Vita è diventata realtà solo grazie alla generosità della famiglia di imprenditori thienesi Dalla Rovere. In questa casa di famiglia, infatti, Margherita e Giuseppe Dalla Rovere hanno cresciuto i cinque figli, fra i quali l’oggi ottantenne Ambrogio, fondatore dell’azienda Sinv, filantropo e anima della donazione alla comunità dell’edificio, della cui ristruttazione si è fatta carico proprio la famiglia, che fra immobile e lavori ha donato quindi un milione di euro.
La filantropia ha dimotrato così di poter essere un collante per il bene comune. Casa Dalla Rovere non è infatti solo un nuovo spazio di accoglienza per adolescenti in difficoltà e un polo socio-educativo per la comunità, ma anche la dimostrazione concreta di come il dono, se mediato da un soggetto esperto e radicato nel territorio che ha una strategia di azione, può moltiplicare i suoi effetti e trasformarsi in motore di sviluppo e benessere. Senza un’intermediazione capace di collegare risorse e bisogni, il dono sarebbe rimasto un gesto isolato e il patrimonio inutilizzato, mentre le necessità del territorio avrebbero continuato a non trovare risposta.
Unire i puntini per creare valore
La visone della Fondazione QuVi (ente senza scopo di lucro) ha consentito di tessere le giuste alleanze tra pubblico e privato sociale, mentre il sistema pubblico ha potuto contare su un’iniziativa strutturata e sostenibile e sono stati attivati finanziamenti aggiuntivi, amplificando l’efficacia del progetto. La valorizzazione del patrimonio donato non si è fermata, insomma, alla semplice riqualificazione dell’immobile, ma ha permesso di attrarre ulteriori risorse per oltre 2 milioni di euro.
Il ruolo della cooperativa sociale Radicà
A rendere concreto questo progetto è stata anche la scelta di un partner strategico e radicato nel territorio con la sua esperienza nel settore, la Cooperativa Sociale Radicà. La Comunità Educativa-Riabilitativa che si appresta a gestire accoglierà 12 adolescenti in percorsi educativi e terapeutici personalizzati, offrendo loro un ambiente protetto e stimolante.
L’iniziativa ha inoltre generato 18 nuovi posti di lavoro, coinvolgendo educatori, psicologi e operatori sociali, e ha dato vita a un polo socio-educativo aperto al territorio, dove si svolgono laboratori creativi, programmi di sostegno alla genitorialità e progetti per contrastare la dispersione scolastica.
Da parte sua, il Comune di Thiene ha sostenuto e facilitato la realizzazione dell’iniziativa, riconoscendone il valore per la comunità e contribuendo alla creazione di una rete di supporto attorno ai servizi offerti da Casa Dalla Rovere.
La famiglia Dalla Rovere dona una casa per minori con fragilità psichiche, la prima nel vicentino
Un modello di innovazione sociale replicabile
“L’intermediazione filantropica è il collante che permette ai pezzi di unirsi e generare valore per la comunità”, spiega Sante Bressan, Presidente della Fondazione QuVi. “Senza un soggetto che sa leggere i bisogni del territorio, attivare le giuste sinergie e costruire una visione d’insieme, i puntini sarebbero rimasti scollegati. Casa Dalla Rovere dimostra come le Fondazioni di Comunità possano essere strumenti strategici per trasformare la filantropia da semplice atto di generosità a investimento per il futuro”.
“Questi spazi sono un luogo simbolico, che segna un passo importante nel nostro impegno a favore dei più giovani e delle famiglie in difficoltà. È un progetto che mette al centro la cura, l’educazione e la bellezza della comunità, valorizzandone le opportunità e le energie”, afferma Pietro Menegozzo, presidente della Cooperativa Sociale Radicà.
“La città e il territorio – commenta a sua volta il sindaco di Thiene Giampi Michelusi – sono riconoscenti alla famiglia Dalla Rovere e alla sinergia virtuosa avviata con la Fondazione QuVi, che è stata il centro propulsivo di un’iniziativa sociale dal valore unico sul territorio. Thiene è orgogliosa di ospitare questa innovativa struttura”.
Ambrogio Dalla Rovere striglia gli imprenditori
“In un territorio ricco come il nostro – sottolinea il filantropo Ambrogio Dalla Rovere – vedo poca attenzione al sociale da parte degli imprenditori. Eppure basterebbe poco e i bisogni sono molti. L’anno scorso mi si è avvicinata una persona epserta di sociale, e mi ha raccontato come nel territorio ci siano ben 350 bambini da 5 anni in su che non hanno la possibilità di cure dentarie. Abbiamo commercianti, industriali, artigiani che potrebbero aiutare molto, ma manca la sensibilità. Sono persone che hanno dato molto al territorio, e molto dal territorio hanno ricevuto. Serve più generosità e un coordinamento che consenta di metterla a frutto come abbiamo fatto per questa struttura”.
Domani convegno e inaugurazione
L’inaugurazione di Casa Dalla Rovere si terrà presso la Palestra di Via San Gaetano a Thiene, venerdì 21 marzo alle ore 14, con un convegno di presentazione aperto a tutti.