Reazione incontrollabile di un Rottweiler alla carezza di una bambina. Ricoverata, è grave
L’episodio è stato denunciato ai carabinieri e in seguito reso pubblico attraverso un post sui social, ma solo a distanza di una settimana è venuta a galla la terribile vicenda che vede come protagonista ma soprattutto vittima una bambina del Thienese, di appena 11 anni di età. La piccola, che ha frequentato l’ultimo anno delle scuole primarie, è stata assalita dalla furia di un cane di razza Rottweiler, che da mansueto e fedele amico a quattro zampe si è trasformato inspiegabilmente in una belva fuori controllo, assalendo la ragazzina fino a provocarle profonde lesioni alla testa, in particolare, e a braccia e piedi.
A distanza di sette giorni la sfortunata 11enne aggredita, che vive nell’Altovicentino, rimarrebbe ancora in cura al San Bortolo di Vicenza dopo aver scongiurato il peggio, permanendo però in gravi condizioni. Proprio nel nosocomio del capoluogo berico era stata trasferita subito dopo un primo ricovero al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso, per le prime medicazioni.
Ad accompagnarla d’urgenza è stato il suo papà, dopo averla con le sue mani strappata all’aggressione da parte dell’animale inferocito, senza attendere l’arrivo dell’ambulanza. Una corsa contro il tempo al fine di permettere di prestarle soccorso nel minor tempo possibile. La ragazzina, infatti, era coperta di sangue e le lacerazioni provocate dai morsi rappresentavano un serio pericolo di vita, scampato poi con il trascorrere dei giorni e grazie alla perizia dei chirurghi del capoluogo. Ora il focus si è invece spostato sulle ferite riportate e sulla sua integrità psicologica della bimba, sotto choc a fronte di un evento simile.
I fatti risalgono a lunedì scorso, era il 10 agosto. A confermarlo il post di un parente prossimo della bimba su un gruppo Facebook (poi rimosso). Secondo il racconto affidato a un legale di fiducia l’11enne – trattandosi di minore non vengono rivelati altri dati sensibili – si sarebbe imbattuta all’esemplare adulto in strada, tenuto al guinzaglio dal padrone, in un normale quanto casuale incontro tra vicini di casa. La versione della parte lesa è stata rilasciata sotto forma di intervista al Giornale di Vicenza, dove si specifica che non indossava la museruola. La bimba avrebbe chiesto alla donna se poteva accarezzare quel bel cane di razza, apparentemente docile e che appariva saldamente sotto il controllo della proprietaria almeno in quel primo momento. Una manina allungata e subito qualcosa scatena la ferocia latente dell’animale, mentre la conduttrice sarebbe stata lei stessa sorpresa dallo strattone improvviso che il Rottweiler ha dato alla cordicella, scagliandosi sopra la ragazzina.
La quale, come la padrona d’altronde, non si aspettava certo una reazione simile e non è riuscita a sfuggirgli. Una furia quelle che si è avventata su di lei, con più persone accorse e che si sono adoperate per staccarlo a fatica da quella innocente fanciulla, azzannata alla testa dopo altri morsi agli arti. Lei che, spinta solo dall’innocenza di ogni bambino, voleva riservargli un innocuo gesto affettuoso, probabilmente scambiato a causa dell’istinto primordiale dell’animale per una minaccia per se stesso o per il suo padrone, vista la natura di “cane di guardia” quando all’uopo addestrato. Una volta immobilizzato, l’aggressività del cane è sfumata, tornando alla calma pregressa. Si troverebbe ora in casa, sotto la custodia dei suoi padroni, le cui generalità non sono diffuse, in attesa della fine delle indagini e di provvedimenti ad oggi sconosciuti nei loro (Rottweiler compreso) confronti. Non è noto se esista una versione dei fatti diversa da parte loro, disponibili a pubblicarla.
I danni fisici riportati rischiano di rivelarsi permanenti secondo l’avvocato incaricato dalla famiglia di curare gli aspetti legali della vicenda: le cicatrici alla testa e alle estremità degli arti, mani e piedi, saranno meglio valutate in seguito. I medici hanno agito portando in campo le suture necessarie, al termine di un delicato quanto prolungato intervento chirurgico orientato prima di tutto a risolvere l’insidia delle emorragie, eredità degli squarci alla delicata pelle di una bambina ancora in età preadolescenziale. Oltre che escludere danni agli organi interni. Chiusa questa fase, si aprirà quella della valutazione su eventuali interventi estetici futuri, una volta che la salute della bimba potrà dirsi recuperata in maniera soddisfacente e, tenuta per mano dai genitori, proverà a superare insieme a loro questo drammatico evento.