“Assalto al gregge nonostante la rete elettrificata”: il lupo ormai è in pianura


Ennesimo raid del lupo, stavolta in pianura, nella campagna di Sarcedo dove la scorsa notte sono stati sbranati due agnelli. Un assalto in piena regola avvenuto nonostante gli ovini si trovassero all’interno di un recinto elettrificato e protetto da ben due pastori maremmani.
A segnalare il misfatto, l’ennesimo nel vicentino ma uno dei primi in questa zona, gli stessi proprietari del gregge, allertati già nella serata di ieri: “Poco dopo le 20 – racconta Sonia ancora turbata – un conoscente ci ha avvisati che molte delle nostre pecore erano scappate, probabilmente a causa di uno o più lupi che probabilmente sono riusciti a introdursi nel recinto spaventando le povere bestiole. Nonostante il buio ci siamo comunque messi subito sulle tracce del gregge per radunarlo in sicurezza: solo alle prime luci di oggi, abbiamo però rinvenuto un agnello dilaniato disperso nei campi, mentre un secondo lo abbiamo trovato senza vita all’interno del recinto stesso”. Un fatto che pone sul tavolo nuovi interrogativi se, come spesso viene suggerito da più parti, per difendersi dai lupi un buon recinto elettrificato e un valido monitoraggio avrebbero dovuto fare la differenza. Avrebbero, appunto: perché di fatto il lupo – non c’è certezza sul numero degli esemplari presenti – non è solo riuscito a eludere il sistema elettrico, ma ha in qualche modo “scoraggiato” persino i cani di guardia. “In realtà il recinto, così come i cani, – argomenta ancora la pastora – li avevamo previsti da tempo per difenderci da ladri a due gambe: mai avrei pensato che qui, in pianura e a pochi passe da case abitate, avremmo dovuto fare i conti pure col lupo. Sono molto amareggiata e ho paura che la storia ora si possa ripetere”.
Una storia appunto sin troppo presente nella cronaca locale degli ultimi anni, tra rabbia e frustrazione di una categoria come quella del settore primario esposta ad un rischio sempre più grande: in attesa di risposte e soluzioni che, in lungo dibattito fatto di tanti voci, comunque non sembrano arrivare.
QUI MONTECCHIO PRECALCINO. Avvistamenti, per ora senza conseguenze, anche a Montecchio Precalcino, dove a stretto giro è arrivato anche l’appello del sindaco Fabrizio Parisotto: “L’ Amministrazione è già in contatto con il consigliere provinciale delegato e ha già avvisato la Polizia Provinciale delle segnalazioni ricevute. Procederanno alla verifica e, in caso di conferma della presenza dell’animale, a porre in atto quanto previsto per la sicurezza delle persone e degli animali.
In caso di avvistamenti o se in possesso di altre informazioni utili contattare la Polizia Provinciale al n. 0444/908341.
Nel frattempo, a titolo precauzionale, si raccomanda la custodia degli animali da affezione con comportamenti cautelativi come tenere i cani al guinzaglio o all’interno delle proprietà”.
Caos lupi, boom di predazioni ai pascoli. E a Cogollo il lupo “marca” gli impianti sportivi