In 300 sulle panchine rosse: il “no” alla violenza sulle donne diventa corale
E’ diventa un scelta convidisa quella di sedersi sulle panchine rosse posate dal Comune di Sarcedo e immortalarsi in una foto per documentare il proprio “no” alla violenza sulle donne. Sono stati davvero tante, infatti – circa 300 – le persone (del paese ma non solo) che in queste settimane hanno raccolto e fatto proprio l’appello lanciato del sindaco Luca Cortese.
Un popolo trasversale: persone comuni e autorità, coppie e singoli, bambini e anziani, gruppi sportivi e gruppi di amici, maschi e femmine, come racconta il video fatto per l’occasione, che in questi giorni in biblioteca è testimonianza viva dell’iniziativa. Fra gli altri, si sono seduti sulle panchine rosse – recanti la scritta “L’amore non uccide” – anche il prefetto Umberto Guidato e il questore Giuseppe Petronzi, l’ex sindaco di Vicenza Achille Variati e il parroco di Sarcedo Mariano Cocco Lasta, il neocampione europeo di boxe supergallo Luca Rigoldi e squadre di pattinaggio, deputati, gruppi scout, sindaci e consiglieri comunali.
“L’anno scorso – spiega Maria Teresa Campese, assessore all’urbanistica e vicensindaco – durante le vacanze in Basilicata ho visto questa iniziativa in un piccolo paesino sperduto e ho proposto alla mia giunta comunale di fare altrettanto qui a Sarcedo. L’idea è stata accolta subito con entusiasmo. Le panchine in paese sono due, una posizionata davanti al municipio, l’altra davanti alla biblioteca. Dopo l’installazione lo scorso anno, quest’anno abbiamo rilanciato, proponendo alle persone di fotografarsi per dare un ulteriore segnale di rispetto verso le donne e contro la violenza di genere. E’ vero, è solo un segno, ma serve a stimolare una riflessione su questi temi, perchè il lavoro da fare per combattere questo dramma è prima di tutto di prevenzione, attraverso l’educazione e la cultura del rispetto dell’altro”.
“E’ ovvio – aggiunge Paola Pozzan assessore alla cultura e alle pari opportunità – che il problema va affrontato in un ambito più ampio, ma come amministrazione abbiamo messo al centro la persona fin dall’inizio del nostro mandato e voglio quindi ricordare anche quello che si fa in rete con le altre istituzioni per contrastare questo fenomeno. Lo scorso 7 novembre, ad esempio, è stato sottoscritto il nuovo Protocollo operativo per l’accoglienza e la presa in carico della donna che subisce violenza, che uniforma e mette in rete i diversi soggetti che vengono in contatto con situazioni di violenza e sopraffazione, come il Comitato dei Sindaci dell’Alto Vicentino, l’Ulss, le forze dell’ordine e i Comuni. Inoltre credo sia importante ribadire alle donne di Sarcedo che si trovassero in situazione di difficoltà, che possono rivolgersi con fiducia alla nostra assistente sociale. L’attenzione delle istituzioni e l’azione di chi conosce queste situazioni in prima persona è fondamentale per aiutare quese donne”.
Insieme al video, presso la biblioteca comunale è presente in questi giorni anche l’installazione del “posto occupato“: una sedia con gli oggetti personali di una donna, a ricordare le vite di tutte quelle donne che il loro posto al cinema, a teatro, su un bus, a scuola o sul luogo di lavoro, non possono più occuparlo perchè sono morte per mano di compagni, ex o mariti violenti.
Infine, per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre in tutto il mondo, è in programma a Sarcedo per il 30 novembre in Villa Ca’ Dotta lo spettacolo “Canzonate“: musica e parole per raccontare di donne, vere ed immaginarie, di uomini che le hanno capite e di uomini che le hanno usate, di figure femminili descritte da uomini ma anche di donne coraggiose che si sono raccontate.