In carcere a Verona Romeo Maier per tentato omicidio. Nel 2014 fu protagonista di una sparatoria a Sarcedo

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
martina benedetti ferrata anguane - 1

Si torna a parlare, e ancora una volta per atti violenti, di una coppia vecchia conoscenza dell’Alto Vicentino: Romeo Maier  e la moglie  Anna Teresa Hudorovic. 55 anni lui, 52 lei, domiciliati a Sarcedo (dove nel 2014 sono stati al centro di un grave fatto di cronaca nera), i due sono ora al centro di una vicenda altrettanto grave: lui infatti è accusato di aver tentato di uccidere a forbiciate  l’ex “consuocero”, ossia il padre dell’ex fidanzata del figlio, che la ragazza aveva lasciato.

Lui è in carcere accusato dalla Procura di Verona di tentato omicidio, la moglie deve rispondere (in stato di libertà) di violenza privata. La vittima è un elettricista di 49 anni residente nel campo nomadi di Cerea, nel Veronese. Martedì scorso, 7 novembre, in tribunale a Verona si è tenuta l’udienza preliminare tenuta davanti alla giudice scaligera Maria Cecilia Vitolla e la coppia è stata rinviata a giudizio. Maier, che dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione, rimane quindi nella casa circondariale veronese.

I fatti
La feroce aggressione risale all’11 gennaio scorso ma è emersa solo nei giorni scorsi, quando è caduto il segreto istruttorio. I fatti sono avvenuti all’interno del campo di Comune della Bassa Veronese.  Il 49enne padre della ragazza – come riporta il Corriere del Veneto – è stato colpito da Maier con una forbice da elettricista con lame appuntite per ben 13 volte, riportando ferite al petto, alle ascelle, al collo, al braccio, allo zigomo e alla tempia.
Secondo quanto ricostruito dalla procura scaligera, al centro dell’aggressione la chiusura della relazione fra il figlio di Maier e delle Hudorovic e la figlia della vittima, per decisione della ragazza che non accettava i modi (presunti) violenti di fare del fidanzato. Una decisione che ha scatenato la conflittualità fra le due famiglie.

Secondo la ricostruzione del pm Alberto Sergi della Procura di Verona i due padri avevano avuto un alterco: uno per difendere le ragioni della figlia, l’altro quelle del figlio, con l’obiettivo di costringere la ragazza a riallacciare la relazione. Maier avrebbe infatti preteso di riportare con la forza la giovane da suo figlio, l’ex fidanzato e per questo si sarebbe recato a Cerea. Qui ad un certo punto della lite avrebbe impugnato la forbice e aggredito brutalmente il padre della ragazza, rimasto vivo per miracolo e ricoverato in ospedale.  La vittima ha riportato “plurime ferite lacero contuse in regioni prossime ad organi vitali oltre a un enfisema sottocutaneo che gli procurava difficoltà respiratorie”.
Romeo Maier, già pluripregiudicato, è difeso come la moglie dall’avvocato Nicola Canestrini del Foro di Trento, ma a differenza del marito la donna è in stato di libertà in quanto le viene contestata la più lieve accusa di violenza privata.

Anna Teresa Hudorovic è invece accusata di aver minacciato la vittima, un mese dopo i fatti (il 16 febbraio scorso), per costringerlo a ritirare la denuncia contro il marito, dandogli addirittura un ultimatum e minacciando in caso contrario che “sarebbe andata a trovarlo e avrebbe ammazzato qualcuno”. Intimidazioni che il pubblico ministero ritene aggravate dal fatto di “aver commesso il fatto per assicurare al marito Maier l’impunità dal reato di tentato omicidio”. L’udienza in tribunale è fissa per l’8 febbraio 2024.

Il precedente di Sarcedo
Romeo Maier è un volto noto per le sue scorribande violente in Trentino Altio Adige e nel Vicentino. Pluripregiudicato per reati di tipo predatorio (è stato condannato in particolare per diversi furti e rapine), era stato protagonista nell’ottobre 2013 del sequestro il sequestro del marito della figlia e poi nel successivo luglio del 2014 a Sarcedo di un inseguimento con sparatoria in strada, lungo la provinciale “Vecchia Gasparona in via Asiago. Fuggito dopo quel fatto di cronaca che mise in allarme tutto il thienese, nel novembre del 2015 era stato arrestato a Rovereto dai carabinieri del reparto Operativo di Vicenza con la collaborazione dei colleghi della compagnia di Thiene.