Lupi in paese, parla la sindaca Fattambrini: “Monitoriamo, ma niente allarmismi”
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L’arrivo del lupo anche a Sarcedo, con annessa predazione ai danni di due agnelli, ha creato non poco scompiglio tra i possessori di animali d’affezione e in generale da parte di chi non immaginava che il predatore potesse spingersi sino alle località di pianura.
In realtà, un fatto non nuovo per il lupo che, spesso seguendo i corsi d’acqua, protetto da una vegetazione solitamente rigogliosa, espande il suo territorio in cerca di prede che ormai a quote più elevate scarseggiano.
Paure comprensibili che non devono però sfociare in panico: se è vero che il lupo può essere un pericolo per altri animali (guinzaglio in passeggiata e riparo notturno sono doverosi) è altrettanto vero che ad oggi non vi sono notizie fondate su attacchi ad esseri umani. Che non significa, giusto ribadirlo, che un problema non ci sia: soprattutto con riguardo al settore primario.
Parole misurate quindi quelle della sindaca di Sarcedo, che, dopo quelle del collega di Montecchio Precalcino giunte ieri, spiega la sua posizione: “La presenza del lupo – argomenta Miria Fattambrini – ci pone di fronte alla necessità di monitorare il territorio con una certa attenzione ed è ciò che faremo. Invito tutti ad atteggiamenti di prudenza, senza eccessi né toni eccessivamente allarmistici che non fanno bene a nessuno. Il lupo è una presenza complessa, che va gestita: seguo perciò con interesse gli incontri che alcuni sindaci della fascia pedemontana avranno su questo tema col sottosegretario Barbaro e faremo poi anche noi le nostre valutazioni”.
A proposito dell’avvistamento del lupo tra Sarcedo e Montecchio Precalcino, a favore di quella trasparenza dovuta ai lettori che numerosi hanno commentato dopo l’articolo di ieri, precisiamo che il video da noi pubblicato è frutto di una ripresa amatoriale avvenuta in località Madonnetta di Sarcedo, così come asserito anche dal sindaco. L’animale immortalato, chiesta conferma ad esperti e veterinari intervenuti anche in loco, è effettivamente un lupo: lo si può notare, tra le altre cose, oltre che dal muso tipicamente affusolato, anche dalla coda corta. Pochi ma essenziali chiarimenti, doverosi in una questione che, come sempre, riportiamo per dovere di cronaca dopo le opportune verifiche del caso.
Attenti al lupo: il territorio chiama, noi rispondiamo. Sempre per portare un contributo utile, sul dibattito attorno alla presenza del noto predatore, torneremo anche con una diretta speciale dedicata: ospiti in studio, lunedì 24 febbraio dalle 20.45, l’eurodeputato Sergio Berlato assieme allo scrittore e naturalista Giancarlo Ferron.
Sarà possibile intervenire con commenti in diretta oppure tramite messaggio WhatsApp al 348 308 3927.
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