Sport e integrazione, premata a Roma la 14enne Anna Gasparella: “Quando corro so chi sono”


“Quando corro o gioco io so chi sono”. Queste sono le parole che iniziano una storia, piena di vita e di sorrisi. Ci sono storie che nascono sulla pista di atletica e altre che prendono vita tra le pagine di un racconto. Anna Gasparella è riuscita a sommare entrambe, descrivendo la sua passione per lo sport in parole capaci di emozionare.
Un racconto che venerdì scorso, 14 marzo, è stato premiato a Roma nel Salone d’Onore del Coni nell’ambito del concorso nazionale Raccontare lo Sport, promosso da Aics: il suo scritto ha saputo catturare l’essenza più profonda dell’attività sportiva, quella che va oltre la competizione e diventa crescita ed emozione.
Anna Gasparella – 14 anni, di Sarcedo, dove frequenta la classe terza della scuola media “Vecellio” – non è però solo una novella scrittrice: è un’atleta, una ragazza che corre non solo sulle piste d’atletica. Tesserata con l’Asi Atletica Breganze, ha affrontato la sfida dei 60 metri piani, dimostrando determinazione e carattere. I suoi tempi, 11.33 secondi a Grumolo delle Abbadesse nel 2022 e 11.5 a Rosà nel 2023, raccontano di una ragazza che non si arrende, che lotta per migliorarsi, passo dopo passo.
Anna convive infatti dalla nascita con una grave disprasia del linguaggio e un ritardo cognitivo, ma questo non le impedisce di lottare, vivere e sorridere. Anna non parla e per comunicare, usa un Ipad: il mondo digitale, i social, sono spazi dove condivide pensieri, esperienze, frammenti di vita. Un luogo dove si racconta con autenticità, facendo trasparire quella stessa passione che la guida nella scrittura e nello sport.
“Siamo molto contenti di questo premio – dicono mamma Sabrina Castello e papà Massimo Gasparella – che è merito anche dei professori della sua scuola, che l’hanno accompagnata nel racconto di quello che sente quando fa sport”.
“Questa vittoria letteraria non è solo un premio – commenta l’ex sindaco di Sarcedo Luca Cortese che da anni si è appassionato al coraggio suo e della sua famiglia -, ma un riconoscimento alla sua capacità di trasmettere emozioni, di dare voce a quella magia che lo sport sa regalare. Anna è la dimostrazione di come la passione possa trasformarsi in talento, di come la dedizione e l’impegno possano aprire porte inaspettate”.
“In un’epoca in cui lo sport e la cultura spesso si intersecano – aggiunge Cortese – figure come la sua incarnano l’essenza di questa sinergia, dimostrando come l’una possa arricchire l’altra e viceversa. Il suo esempio ispira giovani e adulti a perseguire le proprie passioni con dedizione, mostrando che l’impegno e la creatività possono condurre a risultati eccellenti in diversi ambiti della vita. Con una carriera promettente sia nel mondo letterario che in quello sportivo, Anna è insomma una testimonianza vivente di come talento e passione possano convergere anche nelle persone speciali, creando un percorso ricco di successi e soddisfazioni”.