Superstrada Pedemontana, il sollievo per il closing contagia la festa di Santa Barbara
Il clima era quello tipico di chi ha potuto tirare un respiro di sollievo, l’atmosfera quasi da azienda familiare, tanto che all’arrivo del geometra Matterino Dogliani – il 76enne costruttore piemontese presidente del Consorzio Sis – e dei vertici delle aziende del gruppo, i dipendenti hanno applaudito con un gesto liberatorio. E’ accaduto all’interno del tunnel di Ca’ Fusa a Sarcedo lunedì, durante i festeggiamenti dei lavoratori del consorzio Sis per Santa Barbara, patrona anche di chi realizza gallerie. Dopo aver portato a casa il closing finanziario, i vertici del consorzio che sta realizzando la Superstrada Pedemontana Veneta sono quelli che, agli occhi delle maestranze, son riusciti a mantenere in vita i loro posti di lavoro.
Un migliaio i dipendenti delle realtà impegnate nella costruzione della superstrada che erano presenti per la Santa Messa, celebrata dal parroco di Sarcedo don Mariano Cocco Lasta. A mettere nel calice eucaristico con il vino alcune gocce d’acqua, “simbolo delle sofferenze umane” ha spiegato don Mariano, è stato un operaio, Nunzio, a ricordo delle fatiche dei lavoratori e anche della morte di Sebastiano La Ganga nel tunnel di Castelgomberto. A fine celebrazione, sempre all’interno del tunnel, si sono tenuti i discorsi di rito e poi il pranzo. Fra i lavoratori, molti con l’accento del Sud Italia.
All’appuntamento non sono mancati, oltre ai dipendenti e al management della Sis, anche i vertici dei soci di minoranza spagnoli, i sindaci dei comuni toccati dal tracciato e i consulenti della JP Morgan che sono riusciti a piazzare i due bond da 1,571 miliardi, consentendo così di dare un’accelerata ai lavori che si erano incartati in strettoie finanziarie che rischiavano di bloccare l’intera opera. “Ammetto che mi sono lasciato andare e ho pianto quando abbiamo brindato al successo nella collocazione dei bond” ha ammesso Dogliani nel suo intervento, nel quale ha ringraziato tutti i manager che hanno lavorato per la riuscita dell’impresa ma anche i funzionari della Regione che giorno dopo giorno si occupano dello stato di avanzamento dell’opera.
E proprio il Commissario regionale per la Spv, l’avvocato dello Stato Marco Corsini, ha compiuto un gesto emblematico all’inizio del suo intervento: si è tolto la giacca (video) e ha indossato la t-short già vestita dal management, con scritto Da Vicenza a Treviso passando per la City: “Per giocare nella stessa squadra occorre indossare la stessa maglietta” ha affermato spiegando che la Sis per la Regione è un partner. “La definizione del closing – ha spiegato – ha lo stesso significato, in una partita di calcio, di iniziare il secondo tempo in vantaggio. Ora bisogna portare avanti l’opera nel più breve tempo possibile e nel miglior modo possibile. I problemi non sono finiti”. La conclusione dei lavori, come previsto, è fissata per settembre 2020.
Fra video promozionali e applausi, sono rimasti fuori da questa giornata gli echi di chi, soprattutto nei comitati di cittadini, chiedeva una Pedemontana alternativa, meno costosa e meno impattante sul territorio. Soggetti che Corsini ha definito “quasi patetici”, mentre il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti ha ricordato come l’opera vada avanti nonostante i “gufi” in Consiglio regionale.
Il sindaco di Sarcedo, Luca Cortese, ha ricordato invece il rispetto dei cittadini per i lavoratori dei cantieri della Pedemontana e non ha nascosto i disagi che il cantiere sta portando nelle zone attraversate.