Spostamento uffici Ulss 7 da Thiene, Casarotto non ci sta: “C’è un contratto da rispettare”
Da una parte la necessità in prospettiva di concentrare l’imponente attività amministrativa degli uffici dell’Ulss7 Pedemontana, accorpandoli in un’unica sede funzionale individuata nell’ex ospedale di Marostica, liberando spazio al centro Boldrini di Thiene – dove andrebbe a prendere posto il Dipartimento di Prevenzione – e in parte minore al polo per acuti del San Bassiano -, qui al fine di allestire nuove sale operatorie. Dall’altra, contrapposta trasversalmente ai colori partitici delle amministrazioni comunali, emerge la “resistenza” delle conferenze dei sindaci dei comuni dei due distretti, non interpellati per tempo dal dg dell’Ulss Carlo Bramezza per un confronto su un tema che interessa il territorio da vicino.
A prendere posizione in modo deciso sulla questione è ancora il sindaco di Thiene Giovanni Casarotto, che torna a farsi portavoce del malcontento generato da uno “spiffero” che ha fatto sbattere le porte e in particolare della città altovicentina, dopo l’intenzione – cha sa di decisione in punto di venire attuata – prima svelata alla stampa senza informare i canali istituzionali intesi come gli enti locali.
Penalizzante per Thiene, inoltre, che ospita buona parte del personale e degli uffici e quindi dei servizi, e che – come spiega il primo cittadino che di suo pugno ha scritto e resa pubblica una lettera sul tema – ricorda degli accordi contrattuali già presi nel 2019 e vincolanti tra il Comune e l’azienda sanitaria. Per poi evidenziare che proprio all’ex ospedale thienese gli spazi occorrenti per ospitare tutti gli uffici e anche il dipartimento indicato sarebbero sufficienti. E, anzi, rilanciando la posizione strategica della città di Thiene che, a bene vedere, definisce come “baricentrica” i due bacini territoriali, oltre a disporre di spazi sufficienti ad ospitare tutto l’apparato amministrativo nelle strutture in passato dedicate alla degenza.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il dettagliato testo che riassume il punto di vista del Comune di Thiene e raccoglie “l’assist” lanciato dal direttore generale Bramezza a fornire soluzioni e controproposte utili da vagliare per venire a capo del problema “caduto dal cielo” da una manciata di giorni appena, come una granata. “In merito alla bagarre sorta in questi giorni in tema di scelte sulla Sanità dell’Ulss 7 Pedemontana e i problemi organizzativi ad essa legati, vorrei innanzitutto premettere che nessuno vuole mettere in discussione l’impegno e l’attivismo con cui il dottor Carlo Bramezza si sta adoperando per cercare di risolvere, nel medio/lungo termine, le criticità dovute alla mancanza di medici in tutti e tre gli Ospedali dell’Ulss 7 da lui guidata e, in particolare, nell’Ospedale di Santorso. Questo suo grande darsi da fare per cercare di risolvere i tanti problemi dimostra però anche che le problematiche e le preoccupazioni espresse in tante occasioni e in più sedi dai Sindaci e dagli esponenti politici locali non sono certo infondate e mirano esclusivamente a stimolare chi di dovere, in primis la Regione Veneto, a migliorare la Sanità e i servizi pubblici nell’Alto Vicentino e, più in generale, nell’Ulss 7, per dare risposte adeguate ai cittadini, che hanno il diritto di averle, come chi governa ha il dovere di darle.
Non è mia intenzione – precisa Casarotto – entrare nel merito di decisioni che riguardano squisitamente la politica sanitaria della nostra Ulss perché ritengo sia un tema che deve coinvolgere ed essere affrontato da tutti, “con” e non “contro” la Direzione Generale, con cui occorre confrontarsi e dialogare in ottica costruttiva, pur riconoscendomi e trovandomi d’accordo con il lavoro che stiamo facendo come Esecutivo del Comitato dei Sindaci del Distretto 2 Alto Vicentino, con la Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 7, Elena Pavan, sindaco di Bassano, nonché con le dichiarazioni della Commissaria della Lega di Schio, Ilenia Tisato e di altri esponenti politici locali (per inciso trovo invece assordante il silenzio a tutt’oggi del Commissario della Lega di Thiene, a meno che non si tratti di un silenzio assenso alla strategia messa in atto dal Direttore Generale). Però in questo momento non posso non entrare nel merito delle decisioni del D.G. che riguardano lo spostamento degli uffici amministrativi dall’ex ospedale Boldrini a Marostica.
A parte che sto aspettando che il dottor Bramezza mi confermi la data dell’incontro che mi ha assicurato ancora una settimana fa, vorrei chiarire la mia posizione su questo tema specifico. Come Sindaco ho sempre difeso con forza il mantenimento in città della presenza di servizi che ritengo essenziali e che volevano chiudere, quali il Punto Inps, l’Agenzia delle Entrate e, più recentemente, la Guardia di Finanza. Anche in questo caso, quindi, non posso stare zitto, a fronte del ventilato trasferimento da Thiene di una serie di servizi come quelli amministrativi dell’Ulss 7. Detto questo, vorrei tornare anche sul fatto che esiste un atto formale approvato e sottoscritto in data 21/06/2019 tra Comune di Thiene e Ulss7 Pedemontana che così recita circa l’obbligo ‘ad utilizzare le somme ricavate dall’alienazione do immobili oggetto della variante urbanistica per il finanziamento e l’esecuzione di opere di adeguamento alla normativa antincendio e antisismica nonché ristrutturazione e miglioramento funzionale del complesso immobiliare di via Boldrini, al
fine di assicurarne la funzionalità per l’offerta e la fruizione dei servizi socio–sanitari, ivi conservando l’attuale sede amministrativa‘.
“Pertanto – e questo è il punto cruciale del messaggio – mi pare che ci sia un impegno contrattuale da rispettare, mantenendo gli uffici amministrativi a Thiene. Tra l’altro i servizi che Bramezza vorrebbe portare a Thiene, in sostituzione degli Uffici Amministrativi presenti attualmente all’ex Ospedale Boldrini e cioè il Dipartimento di Prevenzione, non sono servizi strettamente amministrativi in quanto, come da lui stesso affermato, si tratta di attività che vanno ‘dall’organizzazione delle campagne di vaccinazione all’organizzazione degli screening oncologici, dalla sorveglianza epidemiologica ai vari programmi di prevenzione, senza dimenticare naturalmente lo Spisal, i controlli sulle attività di vendita e somministrazione di prodotti alimentari, oltre all’enorme lavoro che si sta facendo in questa fase per la gestione della pandemia e della campagna di vaccinazione anti-Covid’: quindi, si tratta per lo più di supporto ad altri servizi sanitari, sia pur importanti, ma non certo strettamente amministrativi. Di contro, mi sembra di avere capito che verrebbero definitivamente trasferiti da Thiene a Marostica i seguenti uffici amministrativi: Ufficio Personale, Ufficio Controllo di Gestione, Ufficio Finanziario, Affari generali e Legali, Segreteria della Direzione, Ufficio Provveditorato, Ufficio Tecnico, Ufficio Protesi, Ingegneria Clinica, Risorse Informatiche, Ufficio Convenzioni (relativo alla Specialistica), Ufficio Rischio Clinico; e poi ancora gli Uffici del Piano di Zona, che afferiscono al Sociale o al Distretto.
Mi pare proprio che i conti non tornino nello scambio!“
“Anzi, se la finalità dell’operazione è quella di ottimizzare le strutture amministrative dell’Ulss 7, per eliminare quelle che il Direttore Generale reputa essere ‘inevitabili inefficienze, dispersioni di tempo e sprechi che non ci possiamo più permettere’, perché non concentrare tutti questi servizi, compreso il Dipartimento di Prevenzione, all’ex Boldrini? Il posto c’è! Tra l’altro, anche dal punto di vista logistico, Thiene è baricentrica e facilmente raggiungibile dalle principali arterie viarie, quali l’Autostrada Valdastico e la Superstrada Pedemontana e quindi anche questo può facilitare gli spostamenti”.