Telecamere, Scanavin in trincea: “Staccate e mal gestite”. Michelusi: “Basta attacchi strumentali”

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Si consuma attorno al tema della sicurezza e del sistema di videosorveglianza in particolare, l’ennesima sferzata dell’attiva consigliera d’opposizione Giulia Scanavin ai danni dell’amministrazione Michelusi, rea, stando alle dichiarazioni riportate dall’imprenditrice, di una pessima gestione delle telecamere in città.

Argomenti quanto mai attuali a Thiene dove, dopo le intemperanze sfociate in un’aggressione da parte di una vasta comitiva di minorenni la notte del 1 ottobre scorso, la soglia dell’attenzione e la richiesta di un controllo più puntuale del territorio, si sono fatte più pressanti. Ed è qui che avviene il cortocircuito: proprio quando servirebbe un monitoraggio affidabile della città, le telecamere non farebbero il loro servizio. Questo almeno, secondo quanto approfondito dall’ex candidata a sindaco della città per le liste civiche vicine al mondo valoriale della destra: “Tutto parte da una segnalazione del Comandante Scarpellini – spiega Giulia Scanavin – che denunciava una gestione scollegata del sistema di videosorveglianza a Thiene, con alcuni impianti connessi al sistema di Pasubio Tecnologia, ente certificato per il trattamento dei dati, al contrario di altre videocamere installate invece in aree sensibili come gli impianti sportivi. Scopro quindi che parte delle telecamere, viene gestita dal NEVI, mentre altre telecamere definite “stand alone”, hanno una registrazione propria, che viene gestita da altro soggetto. Il PC sul quale è installato tale software per la decriptazione delle informazioni, non in rete con il sistema comunale, si trova fisicamente presso l’ufficio ecologia del comune di “per mere ragioni logistiche e di spazio”: in ogni momento in cui il Consorzio necessita di accedere ai dati, un agente si reca presso detto ufficio per interrogare la videocamera e prelevare le immagini di interesse”.

Un paradosso secondo Scanavin, con una gestione tutt’altro che fruibile da parte di chi il territorio lo dovrebbe presidiare con agilità e tempestività. E senza considerare la questione privacy, a far preoccupare la consigliera d’opposizione almeno tanto quanto un’ultima scoperta per la quale riserva al sindaco Michelusi le parole più dure: “Qualcuno ha provveduto – tuona Scanavin – a rimuovere materialmente le telecamere o a tagliarne il filo dell’alimentazione e, per altre, ad informare l’utenza che si trattava di un sistema di videosorveglianza fittizio: tutte operazioni che non sono state assolutamente effettuate dal Consorzio, ad ulteriore dimostrazione che il NEVI non ha alcun potere sulla gestione degli impianti e non si configura, dunque, come titolare del trattamento. Come consigliere comunale sono indignata e molto preoccupata per la città di Thiene: la mia profonda onestà mi ha spinto ad andare a fondo di quello che reputo un problema gravissimo che va sanato nel più breve tempo possibile. Un problema che guardando i dati, parrebbe di falsa informazione, che si ripercuote sulla quotidianità e la sicurezza della cittadinanza”.

A stretto giro la replica del Sindaco, tutt’altro che disposto ad incassare quelle che derubrica subito a illazioni tese a infondere un clima di sospetto e di sfiducia ormai non più tollerabile: “Ormai mi annoiano i tentativi di sensazionalismo perpetrati dalla consigliera Scanavin – ribatte Michelusi – volti a ingenerare strumentalmente un sentimento di incertezza nella cittadinanza, assolutamente immotivato come attestato dal Prefetto nel Comunicato stampa dei giorni scorsi. Non è questa la sede per aprire una discussione sul tema, del quale il Comune ha peraltro interessato sia l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati che il Prefetto, al fine di palesare nella massima trasparenza l’operato dell’Amministrazione. In questa sede mi preme invece ribadire il pieno rispetto dei miei cittadini e del loro diritto alla riservatezza: chiunque di loro voglia approfondire la questione, troverà la massima disponibilità nei competenti uffici comunali. Invito anche la consigliera Scanavin a cogliere il suggerimento potendo così ottenere ogni informazione, molto più utile di tanti sterili accessi agli atti che certo non la aiutano a comprendere una materia così complessa”.

Parole che si fanno circostanziate anche sulla funzionalità dei dispositivi, dove il primo cittadini chiarisce lo stato dell’arte senza troppo giri di parole: “Tutte le telecamere installate sul territorio comunale sono in esercizio, fatto salvo eventi sporadici di non funzionamento dovuto a guasti imponderabili, quali ad esempio quelli causati dal maltempo. Escludo invece categoricamente la presenza di impianti fittizi. Credo che la consigliera, sommariamente informata da fonti non accreditate, si riferisca ad un’unica telecamera sostituita con altro dispositivo ad altissima tecnologia attestato presso i server della società Pasubio Tecnologia, diversamente collocato ma in grado di riprendere anche l’area prima sorvegliata dalla telecamera vetusta”.

28 occhi elettronici sulla città, Michelusi: “Garantiranno maggior sicurezza e controllo”