Trova un ordigno bellico e lo carica nel cestino della bici. Allarme bomba al “Bosco”
Transenne a chiudere tutti gli accessi su una via adiacente all’autostazione di Thiene, nella zona del “Bosco”, dopo il ritrovamento di un ordigno bellico in circostanze al limite del credibile. Un residuato di fabbricazione straniera probabilmente della Seconda Guerra Mondiale si trova in queste ore di domenica sera in via dei Tigli, all’interno del cestino di una bicicletta abbandonata appoggiata a un muro, in attesa dell’arrivo degli artificieri in viaggio da Trento per le eventuali operazioni di disinnesco.
Le abitazioni della zona thienese a due passi dal centro non sono state evacuate, ma è stato interdetto l’accesso alle auto e a chi non dimostra di risiedere nella via ancora chiusa alla mezzanotte tra domenica e lunedì. Solo gli effettivi domiciliati possono transitare per rientrare nelle loro case, accompagnati dai carabinieri.
L’allarme sarebbe scattato intorno alle 21.15 di domenica sera. Oltre ai militari dell’Arma della stazione di Thiene, sul posto permangono due pattuglie di polizia locale del consorzio Nord Est Vicentino a vigilare l’area off limits e per tenere a debita distanza i curiosi. Sul posto era apparsa anche una squadra di vigili del fuoco in precedenza, poi rientrata subito dopo in caserma dopo aver constatato la necessità dell’intervento del 2° Reggimento Genio Guastatori per competenza. La popolazione del quartiere è stata avvertita del pericolo attraverso gli altoparlanti e invitata a rimanere in casa fino a nuovo ordine.
Al momento non è noto chi abbia segnalato la situazione di pericolo e, soprattutto, chi sia lo sprovveduto individuo che ha raccolto la bomba militare inesplosa, potenzialmente pericolosa, o comunque intendesse trasportarla su una bici. Nelle vicinanze del luogo isolato in attesa dell’arrivo degli artificieri vi sono dei cantieri a fianco degli istituti superiori – Itis Chilesotti e Liceo Corradini – per la costruzione di una palestra e di un parcheggio: una prima ipotesi riconduce alla possibilità che durante gli scavi siano emersi degli ordigni bellici, ma rimane un mistero, per ora, come qualcuno possa essersene appropriato, fino a caricarlo su una bicicletta con tanta incoscienza.