Dalla Spagna alla Valle dell’Astico, i murales creano il gemellaggio
Parla spagnolo l’opera che stasera, lunedì 14 agosto alle 20.30, verrà inaugurata pubblicamente a San Pietro nel comune di Valdastico. Un grande murales, non il primo nel comune valligiano, che porta colore e gioia ma che allo stesso tempo invita il passante a riflettere e perché no, anche ad emozionarsi: un vero capolavoro che è diventato ponte tra la comunità vicentina e Nava de la Asunción, paesino della regione autonoma della Castiglia e León.
Una realizzazione resa possibile grazie al supporto di alcune associazioni oltre che di privati e naturalmente dell’amministrazione comunale che per prima ha accolto l’originale iniziativa curata dall’artista spagnolo Román Linacero, responsabile di una scuola di pittura in terra iberica: “Il caso ha voluto che un mio alunno fosse proprio di Valdastico – racconta il pittore – e da lui è partita l’idea che ha portato al primo murales che raffigura due giovanim sospese sopra ad un paesaggio mozzafiato: per farlo mi sono ispirato a due ragazze del mio paese. Poi, questa primavera, ho dipinto stavolta in Spagna, due persone di San Pietro che ammiro e che hanno subito catturato la mia attenzione: Gianni, un pilota over 90 che guida ancora alla grande la sua Fiat Panda verde, e Maia, la figlia di alcuni cari amici”.
Un intreccio artistico che dalla penisola iberica è arrivato in Italia e ha deciso di mettere radici profonde nella Valle dell’Astico dove l’ultimo muro decorato dal tocco sognante di Linacero – quello che appunto verrà presentato ufficialmente stasera – raffigura un bambino che, indossato un vecchio cappello da aviatore, col suo cannocchiale sembra guardare verso il futuro, pieno di avida curiosità tipica di quell’età in cui si ha fretta di sapere, pur radicato però ad un passato che comunque è dentro di lui come preziosa eredità. E un gelato gli si scioglie tra le mani, quasi a ricordare che intanto c’è un presente da vivere.
Un presente ricco di soddisfazioni come per il pittore spagnolo, particolarmente apprezzato per l’espressività dei volti rappresentati, che ha raccontato come questo gemellaggio inaspettato lo abbia fatto conoscere e stimare oltre ogni aspettativa, e non solo a Valdastico: “Molti privati mi hanno invitato per dipingere i loro muri e fare dei quadri – racconta ancora Linacero – il comune e le associazioni locali stanno studiando come collaborare allo sviluppo artistico paese e ora sono impegnato in un altro prezioso lavoro anche per il comune di Tonezza. Spero davvero che la mia relazione con l’Italia duri ancora per molti anni: in ogni caso l’obiettivo che più mi darebbe soddisfazione sarebbe convincere un abitante di uno dei due paesi, mosso dalla curiosità, a recarsi nell’altro. Da Valdastico a Nava de la Asunción e viceversa: allora ne sarebbe veramente valsa la pena”.