Il “Ritorno dal Bosco” travolge la vallata: in migliaia per l’attesa rievocazione – FOTO e VIDEO
Tanta, tantissima gente. Sono numeri da record quelli del “Ritorno Dal Bosco” che nel pomeriggio di oggi ha vissuto forse le emozioni maggiori con la sfilata per le vie di Valdastico. Un tripudio di gente da ogni parte della provincia e non solo che già dall’ora di pranzo si è accalcata numerosissima per prendere i posti migliori: macchine parcheggiate ovunque con inevitabili rallentamenti e perfino qualcuno che confessa di aver camminato più di un’ora per riuscire a raggiungere il passaggio del corteo.
Un ritorno atteso per dieci anni che non ha deluso le aspettative, forse addirittura affinando la già riuscitissima edizione del 2013 con cui la kermesse chiuse i battenti sino ad oggi: dalle scolaresche con le compiante maestre che erano quasi seconde mamme, ai pastori con il loro bestiame di ritorno dagli alpeggi e accompagnato dal suono dei campanacci, sino alle piccole contadine con le “fassine” caricate in spalla per far legna.
Colori, ricordi e folklore portati in scena grazie all’impegno di oltre 300 figuranti: un’intero paese oltre che un’intera vallata che ha voluto così riabbracciare le sua storia e raccontarla, per un giorno, a chi tutto questo forse l’ha sentito soltanto narrare quasi fosse fiaba: sorrisi al passaggio di molti volti noti, amministratori locali, il Sindaco Claudio Sartori tra tutti nell’inedita veste di pellegrino: qualche lacrima di commozione per i migranti con l’emblematica valigia di cartone stretta in mano e il viso contrito nel salutare una valle che forse non si sarebbe mai più rivista.
Ma sono veramente tante le comparse che, calate nei panni rammendati e pettinate alla moda di allora, sembrano uscite dalle foto di un vecchio album della nonna: “Siamo senza parole – si emoziona il vicesindaco Nicola Sella mentre ancora indossa l’abito di un frate usato per la rievocazione – perchè la gente ci ha travolto di entusiasmo e una partecipazione del genere è andata oltre ogni più rosea aspettativa. Persino alcuni possessori di secondo case, sono arrivati da Francia e Belgio per non perdersi la manifestazione: per ora non posso che limitarmi ad un enorme grazie a tutti coloro i quali a vario titolo hanno contribuito a questa splendida riuscita”.
E che la riuscita ci fosse, lo si era già capito da ieri sera con il pienone alla presentazione del libro di Don Marco Pozza introdotta da uno degli ideatori storici dell’evento rievocativo, Alberto Toldo, così come ai giochi popolari organizzati a seguire. Stasera invece il gran finale col concerto, dalle 21, dei Rumatera: la rivincita di quel mondo fatto di tradizioni, di provincia e di ruspante genuinità che conquista ad ogni età.
Una manifestazione intera ad aver convinto e che da subito, a furor di popolo, viene acclamata già anche per il 2024.