Sartori: “Conteremo anche fuori dal comune”. Serafini: “E’ mancata la progettualità”

E’ una sfida elettorale dagli esiti molto attesi quella che a Valdastico vede su opposti fronti da una parte l’attuale primo cittadino Claudio Sartori, alla guida della civica SiAmo Valdastico, dall’altra l’ex vicesindaca dell’era Toldo, Roberta Serafini, al timone del gruppo apartitico Insieme.

Claudio Sartori, Lista SiAmo Valdastico
Anni difficili quelli trascorsi tra pandemia ed emergenze globali. Che paese è oggi

Valdastico e cosa si aspettano i suoi cittadini?
Valdastico come gli altri Comuni ha incontrato la pandemia con tutte le sue connesse problematiche. L’amministrazione che ho guidato ha saputo far sapere a tutte le realtà commerciali della crisi economica, stando al loro fianco passo passo con iniziative concrete e finanziamenti a loro sostegno. Capannoni esterni per le attività, plateatici gratuiti, contributi a sostegno post covid: un grande sforzo che sicuramente ha mitigato conseguenze ben più pesanti.

Candidarsi perché? Cosa manca a Valdastico su cui lei ora vorrebbe impegnarsi in modo particolare?
Candidarmi ancora, si è reso necessario per completare le tante opere pubbliche iniziate, per un valore superiore a 3 milioni di euro in 5 anni, oltre a portare avanti le tante iniziative a favore della collettività, che passano su binari diversi quali la sanità, il sociale, i servizi integrati per non far sentire nessun cittadino solo. E poi la promozione ed il sostegno ad eventi e iniziative di pregio sul quale intendiamo spenderci ulteriormente.

Attenzione ai rapporti sociali, volontà di dialogare con associazioni e costruzione di nuove sinergie anche in ottica di promozione del territorio. In che termini si concretizzerà la vostra visione di paese se sarete eletti?
L’amministrazione che ho guidato, ha saputo interagire con tutte le associazioni locali quali pro loco e comitati. Mi permetta di evidenziare la nascita dell’associazione denominata “Museo diffuso della memoria” che la scopo di racchiudere in un unico contenitore la memoria delle vittime civili dell’eccidio di Pedescala, Forni e Settecà com’è noto verificatosi nell’aprile e maggio del 1945 e ancor oggi vivo nella memoria comunitaria.

Un suo appello finale?
Votare Claudio Sartori “Sessi” vuole dire mantenere alla guida del comune una squadra capace. Significa che il nostro comune ed il nostro territorio potrà contare sempre più a livello regionale e provinciale.

Roberta Serafini, Lista Insieme
Anni difficili quelli trascorsi tra pandemia ed emergenze globali. Che paese è oggi
Valdastico e cosa si aspettano i suoi cittadini?
Sono stati anni difficili, che hanno richiesto una grande attenzione e azioni di sostegno
a privati ed imprese. Poteva essere anche essere l’occasione per individuare o ripensare
le strategie sviluppo che potessero dare nuovo slancio alla comunità. Invece i cittadini
non hanno visto una progettualità finalizzata, non hanno visto una visione di prospettiva
che potesse delineare la strada da percorrere negli anni successivi.

Candidarsi perché? Cosa manca a Valdastico su cui lei ora vorrebbe impegnarsi in modo particolare?
Ho deciso di candidarmi perché avevo lasciato dei discorsi in sospeso. Discorsi legati al sociale, legati ad un’idea di sviluppo delle proposte turistiche e di piccola imprenditoria da affiancare alle industrie già presenti sul territorio. Un’idea di comunità capace di attrarre una nuova residenzialità per le giovani coppie. Chi decide di vivere in paese trovare quei servizi che sono funzionali e di sostegno sia alla terza età sia a giovani e ai bambini: servirà una politica di riutilizzo di edifici comunali ma anche individuando forme di finanziamento per il recupero edilizio privato. Il tutto chiaramente in una visione di sistema dove realtà produttiva, turistiche, artigianali e residenzialità sono strettamente interconnessi.

Attenzione ai rapporti sociali, volontà di dialogare con associazioni e costruzione di nuove sinergie anche in ottica di promozione del territorio. In che termini si concretizzerà la vostra visione di paese se sarete eletti?
Già il nome della nostra lista sottolinea che crediamo fortemente nell’idea che solo la
strada della relazione, del dialogo, dei rapporti di collaborazione e condivisione sia
condizione essenziale per ridare slancio al nostro Comune e vitalità alla Valle. Ecco che allora riprendere progetti e avviare una rete di promozione e sostegno al sistema turistico sia uno dei primi passi da attivare. Il volontariato è una realtà capillare e preziosa nel Comune di Valdastico. È un volontariato che va sostenuto e incoraggiato, anche forse attraverso forme di coordinamento per ottenere obiettivi condivisi.

Un suo appello finale?
In queste settimane ho incontrato molta gente, ho dato occasione di dialogo e di relazione con una serie di idee e progetti che con il mio gruppo ci impegniamo ad affrontare e a portare a termine. Siamo consapevoli che non sarà facile: sicuramente richiederà impegno e fatica ma, l’esperienza mi dice che alla fine daranno soddisfazione. Abbiamo affrontato la nostra candidatura con questa consapevolezza, proponendo una serie di idee per il bene di tutti ed è questo che intendiamo fare.