Luca Cislaghi in corsa per il dopo Rossi: “Ascolto e famiglie: voglio un paese vivo”
Consigliere di minoranza uscente, passione per la politica sin da giovanissimo, è Luca Cislaghi l’avversario dell’attuale vicesindaco Nicola Campanaro alla carica di sindaco di Velo D’Astico. Quasi una successione al trono per il paese ai piedi del Priaforá, orfano di Giordano Rossi, storico primo cittadino in carica – salvo per un quinquennio – ininterrottamente dagli anni Novanta. Giovani, famiglie, ma soprattutto tanta voglia di collaborare e quel mettersi in ascolto che il 35enne tecnico commerciale ritiene indispensabile.
Vivere Velo è il nome del progetto civico ormai pronto per essere presentato alla cittadinanza, dove è tanta la curiosità di vedere le alternative in campo: “Anzitutto, così come ho fatto nell’ultimo Consiglio comunale – spiega Cislaghi – desidero ringraziare il sindaco uscente: amministrare è un impegno importante e, anche se non sempre ne ho condiviso il percorso, lo ringrazio per la passione. Oggi ciò che raccogliamo è però un paese un po’ stanco, dove comunque la voglia di riattivarsi e di crescere come comunità, è palpabile. La consulta delle associazioni, iniziativa che purtroppo avevamo proposto e si è arenata, sarà ad esempio uno degli strumenti per lavorare in sinergia con un sistema fatto di volontari e di persone impegnate per il bene comune che sono determinanti per la vita di un paese”.
E poi, nel concreto, mappatura delle criticità idrogeologiche ancora latenti, maggiore attenzione al decoro urbano e alla cura del verde pubblico anche nelle zone periferiche e ancora riqualificazione degli impianti sportivi, riconversione energetica degli edifici pubblici e attenzione all’ambito promozionale con un paese che non vuole essere tagliato fuori da un turismo in crescita in tutto il comprensorio: “La gente ha capito che a due passi dalla pianura – afferma il candidato sindaco – esiste un territorio ricchissimo sia dal punto di vista storico che da quello ambientale. L’idea è di rendere maggiormente fruibile il nostro patrimonio tramite una tabellazione interattiva che valorizzi i luoghi d’intetesse, migliorando ad esempio i collegamenti tra piste ciclabili. Esiste poi un tema legato agli spazi: lavoreremo per dare a Velo un grande plesso polivalente, una casa della comunità che sia più di un luogo di ritrovo”.
E ancora famiglie e giovani, l’elemento base su cui investire per un paese che vuole guardare con fiducia al suo futuro: “I nostri paesi – conclude il consigliere – sono a rischio spopolamento. La gente chiede servizi, connessione, strutture a misura di bambino: per questo stiamo pensando ad alcune misure a sostegno delle famiglie, oltre naturalmente ad una serie di iniziative che discuteremo con la cittadinanza. Idee che richiedono un confronto: chi mi darà fiducia saprà di trovare in me un sindaco con la porta sempre aperta, disponibile al dialogo e ai suggerimenti. Sono nato nel 1989 e penso non sia casuale: in quell’anno è caduto un muro e il mondo si è aperto con fiducia a nuove prospettive. Con entusiasmo e la consapevolezza che insieme, uniti, si può fare tantissimo”.