“Benvenuto Gaetano”. E’ nato in Ruanda il figlio della coppia di missionari in fuga dai ribelli

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E’ venuto alla luce lunedì in Ruana, illuminando a sua volta prima di tutto gli sguardi e i cuori di mamma Arielle e di papà Marco, il piccolo Gaetano Rigoldi. E’ figlio della coppia di missionari laici in Congo in fuga da “Casa Goma”, il centro fondato dal 29enne di Villaverla circa cinque anni fa per dare supporto e istruzione ai bambini di strada.

La notizia del lieto evento, che vale anche come sospiro di sollievo per chi nel Vicentino ha seguito con apprensione i rischi affrontati dai due giovani neogenitori, arriva da uno degli ospedali della capitale ruandese Kigali dove è avvenuto il parto.

Il parto cesareo è riuscito dopo due giorni di ricovero, parte dei quali di travaglio di Arielle Angelique Maweja. Tutto è andato per il meglio, come testimoniato dalle prime foto inviate ai parenti e agli amici in Veneto. Nel mese scorso la coppia fu costretta a fuggire in auto attraversando dal Lago Kivu il confine tra Congo e Ruanda in condizioni di costante pericolo, vista la guerriglia intorno, dopo una prima tappa con ospitalità offerta da una congolese, nel bel mezzo dei bombardamenti. Uno “strappo” alla quotidianità giunto inaspettato e per di più alla 36esima settimana di gestazione per la giovane africana, rendendo impossibile da praticare l’opzione di salire su un aereo per l’Italia. I ribelli locali stanno avanzando dai primi di gennaio portando terrore nelle case e hanno di fatto in pugno la città di Goma, popoloso centro da 750 mila abitanti dove sorge la struttura di accoglienza fondata da Rigoldi, ora chiusa per precauzione.

Missionario laico in fuga da Goma in mano ai ribelli: “Un inferno, ma ora siamo al sicuro”

Per il missionario laico e la compagna il primo pensiero è andato a proteggere la venuta al mondo del bebé, subito dopo emergono le preoccupazioni legate al futuro dell’associazione “Casa Goma” e soprattutto dei ragazzi in difficoltà che quotidianamente vengono accolti nel suo centro. Vista l’impossibilità di farvi ritorno per lo stato di emergenza, è probabile che il terzetto non appena possibile affronti il viaggio per l’Italia, facendo tappa a Villaverla e dintorni dove zii e nonni in particolare non vedono l’ora di conoscere il piccolo Gaetano. Non a stretto raggio, però, per i tempi burocratici che necessitano i visti per la neomamma e il neonato. Intanto, dall’Italia, sono giunte generose donazioni per sostenerli.

Due settimane fa Marco Rigoldi, dopo l’approdo a Kigali al sicuro dalla guerra civile della Repubblica Democratica del Congo, ha diffuso attraverso i sociale una lunga lettere, che riportiamo integralmente in formato immagine.