‘C’è un paese che porto nel cuore’: la mostra in Villa Ghellini emoziona anche i ragazzi
“Bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro”. Lo diceva Tucidide, uno dei grandi della letteratura greca che raccontò mirabilmente la storia ultradecennale della grande guerra tra Atene e Sparta, ed è forse anche a questo assunto che gli organizzatori della mostra ‘Villaverla de na volta’ si sono ispirati per l’ennesima proposta culturale in paese.
Un’esposizione voluta dalla Pro Loco, dalla Biblioteca Civica con la preziosa collaborazione dell’Assessorato e della Commissione Cultura del Comune di Villaverla oltre che dell’insegnante Clara Carollo che di questa commissione è parte attiva: una raccolta di oggetti di uso quotidiano, di foto e di libri che ricreano spazi ed emozioni di un tempo lontano ma anche così vicino grazie alla memoria di chi oggi lo racconta. Location perfetta le ampie stanze di Villa Ghellini che si sono trasformate nella cucina rigorosamente illuminata dal fogolare, la camera col vecchio letto riscaldato dalla monega, il telaio ricurvo che teneva le lenzuola sollevate dallo scaldino ricolmo di braci, impedendo allo stesso di prender fuoco per finire poi nelle vecchia osteria del paese o ancora nella classe, tra abaco, calamaio e borselli in cuoio.
E immancabile, tra i primi, proprio la visita delle scolaresche che hanno potuto riscoprire così il gusto dei gessetti e del cancellino ora soppiantati dalle lavagne elettroniche: tante le curiosità e i ‘wow’ toccando con mano quel mondo finora sentito solo dalle parole sognanti dei nonni.
“La mostra doveva essere concomitante con l’evento ‘Apericultura in Villa’ – spiega con viva soddisfazione il Sindaco Enrico De Peron – ma il maltempo ha rinviato tutto. Tutto tranne appunto la mostra che era già allestita e che penso manterremo almeno fino a quanto sarà ripianificata una nuova data per l’appuntamento enogastronomico”.