Contadino, docente, ma soprattutto sindaco: “Portare risultati ai miei cittadini mi rende orgoglioso”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Non disdegna, nel poco tempo libero, di curare il suo di orto: ma Enrico De Peron, docente all’Istituto Agrario Parolin di Bassano del Grappa e soprattutto sindaco di Villaverla dal giugno 2022, è soprattutto il primo tifoso del suo comune al quale racconta di dedicarsi davvero con la stessa genuina passione con cui l’agricoltore semina e bada ai campi, giorno dopo giorno, nonostante l’incarico sia tutt’altro che “leggero”.

“Nei piccoli comuni – spiega il 37enne primo cittadino – non solo il sindaco ma anche assessori e consiglieri si devono prodigare per sopperire ai tagli del personale che sono sempre più pesanti. E così ci si attiva anche per lavori di manovalanza, com’è giusto che sia”. Villa Ghellini, il Parco delle Risorgive e la dolcezza delle pasticcerie in loco: sono questi secondo De Peron i punti forti per cui fermarsi a Villaverla volendo consigliare un turista di passaggio: “Villa Ghellini è un fulcro di vita comunitaria e di mille attività – racconta De Peron – c’è la sede della Pro Loco e si svolgono molti eventi durante tutto l’arco dell’anno grazie ad una vivace iniziativa delle nostre associazioni e dei nostri volontari. L’annosa questione di tenere in piedi e continuare la preziosa quanto necessaria opera di valorizzazione e conservazione di questa struttura, rimane pertanto un obiettivo da perseguire con grande caparbietà nonostante si parli di cifre funamboliche per un comune della nostra portata”.

E poi la sfida dei giovani e di una scuola punto di riferimento per il capoluogo quanto per la frazione di Novoledo: “Quest’anno abbiamo avuto finora già 24 nati – dichiara orgoglioso il sindaco che è anche papà di due maschietti – e questi sono i segnali che ci fanno ben sperare: ma sperare non basta e per questo sosteniamo le scuole con finanziamenti cospicui – oltre 140mila euro solo agli asili – affinché le famiglie sappiamo che l’amministrazione è presente. Non solo a parole. Del resto fare il sindaco mi piace per questo: il confronto, continuo e leale con i miei concittadini. La gente mi incontra per strada o al bar prendendo un caffè, mi interroga su varie questioni ed io sono felice di poter dare risposte e soprattutto soluzioni. Far vedere che davvero siamo al lavoro, per il bene comune”.