In arrivo 15 bambini dall’Ucraina, saranno ospitati in una fattoria didattica
Anche Coldiretti Veneto si mette a disposizione nell’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Lo fa sapere l’associazione di categoria in una nota e comunica di aver trovato la prima fattoria didattica ad aderire al progetto. Si tratta dell’agriturismo El Gran di Villaverla che accoglierà nei prossimi giorni una quindicina di bambini, scappati dalla guerra, ospitandoli nell’accogliente struttura alle porte di Vicenza. Coldiretti ha avviato l’iniziativa che mira a mettere a disposizione la rete delle aziende agricole, agrituristiche e solidali per accogliere i profughi in arrivo sul territorio regionale.
Grazie alla collaborazione con le associazioni di volontariato e gli enti locali gli operatori agricoli hanno offerto collaborazione mettendo in campo locali, spazi verdi, strutture oltre che cibo e la fornitura delle prime cure. L’attenzione in particolare è rivolta ai più piccoli per farli sentire a loro agio dopo il distacco traumatico subito.
“L’esperienza de “El Gran” agriturismo di Terranostra Campagna Amica– spiega Diego Scaramuzza presidente regionale – è replicabile in altrettante realtà diffuse in ogni provincia. In queste ore stiamo raccogliendo le segnalazioni da parte degli agricoltori che continuano ad esprimere generosità ciascuno con le proprie energie e peculiarità”.
L’altra iniziativa messa in campo da Coldiretti “spesa sospesa” continua nei mercati di Campagna Amica e promossa dai produttori per aiutare il popolo ucraino in questi giorni drammatici. Sarà possibile donare i prodotti disponibili nei banchi dei produttori dei mercati di Coldiretti Veneto. L’invito che l’associazione rivolge ai cittadini è quello di scegliere alimenti a lunga conservazione tra quelli messi a disposizione dalle aziende presenti e lasciarli nel punto di raccolta dedicato, i generi alimentari saranno consegnati ai profughi che stanno arrivando in Italia oppure spediti in Ucraina attraverso le organizzazioni preposte.
L’operazione è organizzata grazie all’impegno dei giovani e delle donne e di tutti gli agricoltori coinvolti. “In questo momento così difficile – spiega Coldiretti Veneto – non possiamo sottrarci al nostro dovere di offrire un aiuto a chi si trova in difficoltà a causa della guerra. Rilanciare, inoltre, questo messaggio è un atto di responsabilità sociale.”