L’Amministrazione ci crede: scuola e famiglie unite contro i disturbi dell’apprendimento
Si è concluso il percorso formativo dedicato alle difficoltà di apprendimento e rivolto ai genitori dell’intero ciclo scolastico a partire dai 2 fino ai 14 anni, che ha visto coinvolte tutte le istituzioni scolastiche di Villaverla. Per loro, un ciclo di incontri organizzato e voluto dall’Amministrazione Comunale in sinergia con i docenti funzione strumentale DSA-BES e con il Dirigente Scolastico delle scuole primarie, oltre alla secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “C. Goldoni”: coinvolti anche l’asilo nido di Villaverla, le scuole materne Bambino Gesù e Regina Pacis per la fascia d’età prescolastica, fondamentale per il corretto sviluppo della crescita linguistica.
Un’idea nata accogliendo un disagio manifestato da alcuni genitori e coordinata grazie al supporto della docente Daniela Placenti: una richiesta di aiuto per i figli riconosciuti solo in età adolescenziale per disturbi specifici di apprendimento, dove proprio per la mancata tempestività di intervento, è stata più complessa l’azione correttiva.
“L’amministrazione ha voluto affrontare il problema in Consulta Istruzione – spiega l’assessore all’Istruzione e alla Cultura Sara Schizzarotto – un organo dove periodicamente scuole, asili e genitori si incontrato con i delegati per condividere proposte e progetti virtuosi. La scuola ha i mezzi, ma molte volte, purtroppo, i genitori non lo sanno e si trovano spaesati nell’affrontare i problemi e le difficoltà quotidiane che possono emergere quando in casa si hanno figli “certificati” DSA oppure con bisogni educativi speciali”.
Un percorso proposto a tutta la cittadinanza quello voluta grazie alla sinergia della comunità villaverlese, perchè non sono solo i genitori e gli insegnanti ad affrontare il momento compiti con i ragazzi, ma anche nonni, educatrici dei doposcuola ed eventuali persone di supporto alle famiglie. Alle serate hanno partecipato quindi insegnanti della primaria e professori della secondaria, intervenendo nelle come parte direttamente coinvolta con gli studenti e portando la loro preziosa esperienza oltre che illustrando l’evoluzione delle problematiche sempre più frequenti, soprattutto nella nostra provincia.
I tre incontri del percorso “Conoscere per aiutare” – questo il titolo del ciclo di appuntamenti – hanno toccato trasversalmente tematiche simili ma calate e sviluppate secondo le specificità date dall’età inchiestata: Genitori 2.0, campanelli d’allarme nello sviluppo comunicativo-linguistico 2-6 anni (nido e infanzia) con la logopedista Barbara Massignani; SOS compiti, metodo di studio e campanelli di allarme DSA 6-11 anni (scuola primaria) con le psicologhe Martina Munaretto, Diletta Saggin e Alessandra Sanasi del Centro per l’età evolutiva “PsyLab”; L’autonomia e le difficoltà a scuola 11-14 anni (scuola secondaria) col dottor Alessandro Rocco di “W La Dislessia”.
“Sono stati più di 120 le famiglie che complessivamente” – spiega ancora Schizzarotto – hanno beneficiato di spunti utili e consigli pratici nella sala polifunzionale del Comune:
siamo certi che la collaborazione rafforza il ruolo degli insegnanti e dell’istruzione stessa portando anche l’amministrazione ad un intervento non individuale ma collettivo scuola -comunità. Mi fa piacere inoltre ricordare che l’amministrazione sostiene finanziariamente ogni anno il progetto di screening dell’Istituto denominato “E’ bello imparare insieme” per il triennio della primaria, coordinato dalle insegnanti Marina Caldana per l’italiano e Silvia Ronco per la matematica. La fiducia reciproca che si cementa e che vede coinvolta la cittadinanza, consente di crescere assieme e di sperimentare nuove occasioni di incontro e di confronto: avere infine dei genitori che diventano parte attiva del processo educativo favorendo l’azione collaborativa con l’ente e la scuola, significa avere più consapevolezza che il compito di crescere i nostri ragazzi coinvolge tutti”.