“Nei passi di un migrante”: la mostra del Consorzio Prisma per entrare nelle storie dei richiedenti asilo
Una mostra non solo da vedere, ma da vivere. E’ quella proposta dal coordinamento Migranti del Consorzio Prisma, che attraverso un percorso interattivo aiuta a calarsi nelle storie di chi lascia la propria terra e attraversa il mare in condizioni disperate cercando la speranza. Il Consorzio Prisma e le dodici cooperative sociali associate che si occupano di accoglienza di richiedenti protezione internazionale, inaugureranno l’esposizione intitolata “Sospesi – Nei passi di un migrante” questa sera alle 20.30 negli spazi della cooperativa Verlata a Villaverla.
Si tratta di un percorso interattivo a tappe che permette di immedesimarsi, per quanto possibile, in un migrante e nel suo progetto migratorio. Si ripercorre la storia di Hassan, un ragazzo nigeriano che è costretto a lasciare la sua terra: attraverso i suoi occhi si affronta un “viaggio” ricostruito attraverso delle strutture, pannelli e installazioni che simulano gli ostacoli che i migranti affrontano e si è chiamati a prendere decisioni di fronte a ciò che accade, determinandone l’esito.
Il percorso, reso possibile grazie al contributo della cooperativa sociale Un Segno di Pace di Marostica, sarà ospitato fino a sabato dalla cooperativa Verlata, dove verrà inaugurato questa sera alla presenza dei sindaci delle comunità locali in cui le cooperative operano nell’accoglienza dei migranti e del prefetto di Vicenza. Attualmente le dodici cooperative ospitano 219 richiedenti asilo in 49 strutture di piccole dimensioni.
L’esposizione è itinerante e verrà riproposta per tutto l’anno in una serie di eventi organizzati dalle cooperative sociali dell’area Migranti in altri Comuni della provincia di Vicenza, con lo scopo di promuovere una corretta informazione sul fenomeno migratorio e sull’accoglienza nei territori.
Questa sera, subito dopo l’inaugurazione, ci sarà l’incontro sul tema dell'”Accoglienza possibile” con Franco Balzi, sindaco di Santorso, Comune capofila del progetto Sprar dell’Altovicentino.