Giro d’Italia, il team a spinta berica Bardiani CSF Faizanè stila il bilancio dopo 2 mila km all’attacco
Il bilancio è roseo per il team ciclistico Bardiani CSF Faizanè al termine del 104° Giro d’Italia, dopo tre settimane di emozioni sportive vissute da vicino da alcuni componenti e dai corridori con radici vicentine. Oltre agli applausi ottenuti per il podio ottenuto da Filippo Fiorelli (3° posto) alla quarta tappa “rosa”, la crescita del gruppone sostenuto dalla famiglia Dal Santo di Zanè è certificata dai sette piazzamenti nella Top 10 – con ben cinque atleti differenti tra i quali l’altovicentino Filippo Zana, 7° pochi giorni fa -, il 2° posto nella classifica traguardi volanti di Umberto Marengo e oltre 2 mila chilometri con gli atleti lanciati all’attacco con l’obiettivo di essere presenti e nel vivo della corsa nei finali di tappa.
All’indomani dell’arrivo finale a Milano che ha celebrato la prima vittoria al Giro d’Italia del colombiano – ma italiano d’adozione – Egan Bernal, anche il team ciclistico sorretti dal tifo di tanti vicentini ha potuto far rientro in sede, e stilare il dovuto resoconto di tre settimane di fatiche.
La Bardiani CSF Faizanè era partita con l’obiettivo di provare a raccogliere buoni risultati negli arrivi di tappa e questo approccio ha portato il team a raggiungere il prestigioso podio e vari piazzamenti, rimanendo sempre nel vivo della corsa. Un gruppo coeso e combattivo quello schierato alle partenze delle battaglia quotidiane che milioni di italiani hanno seguito in diretta su Raisport, con tutti gli 8 atleti del team visibili all’attacco in almeno una fuga e – fattore da non trascurare – tutti quanti a raggiungere Milano sotto la “Madunina” del Duomo e l’ultimo traguardo al gran completo. Solo in due squadre ci sono riuscite: oltre al Bardiani CSF Faizanè l’altra è la Intermarchè-Wanty.
“Ci siamo approcciati al Giro con la filosofia dei cacciatori di tappe – questo il commento del team manager del club Roberto Reverberi – e con quest’ottica abbiamo fatto una grande corsa. Raramente abbiamo intrapreso fughe fini a se stesse, a testimoniarlo ci sono proprio i 7 piazzamenti nei primi dieci di tappa. Di fatto la metà delle azioni intraprese ci ha portato vicino al risultato grosso, a cominciare dal terzo posto di Fiorelli a Sestola, passando per i quinti posti di Carboni e Visconti, per il sesto posto di Battaglin, il settimo di Zana e ancora i piazzamenti in top10 di Fiorelli. Devo davvero fare i complimenti ai ragazzi perché siamo sempre stati nel vivo della corsa, all’ attacco e soprattutto nei finali di gara. Abbiamo onorato appieno la corsa essendo l’unica formazione insieme alla Intermarchè-Wanty ad arrivare a Milano con 8 atleti. Secondi con Umberto Marengo anche nella speciale classifica dei traguardi volanti, dietro al campione belga De Bondt che abbiamo provato a insidiare fino all’ultima tappa in linea. Al Giro inoltre come sempre abbiamo fatto debuttare alcuni ragazzi: Marengo, Gabburo e il neo-pro Zoccarato, senza dimenticare che Zana, alla sua seconda partecipazione, è un classe ’99. Ora ci aspettano altri importanti mesi di gare dove mi aspetto da tutti lo stesso impegno e intensità visti al Giro. Con questo atteggiamento ci porteremo a casa ancora molte soddisfazioni”.