Rotatoria completata, traffico più scorrevole sulla direttrice interna Thiene-Schio
La rotatoria “del Cuso” di Zanè può dirsi finalmente consegnata alla popolazione su quattro (e due) ruote dopo il termine dei lavori di realizzazione dell’opera viaria, conclusi a fine luglio dopo una decina d’anni di attesa dagli albori del primo progetto (del 2009), tra ricerca di risorse disponibili e porzioni di terreno da espropriare. Un piano arenatosi a quei tempi, per poi riallacciare il filo a partire dal 2017, vista inoltre la necessità di adeguare lo snodo alle esigenze mutate nel tempo, in particolare dopo la costruzione dell’ospedale di Santorso, ad appena due chilometri di distanza.
Ad allungare sensibilmente i ritardi già accumulati ci ha pensato il blocco parziale legato all’emergenza sanitaria, per un nuovo ma ultimo slittamento fino alla chiusura definitiva del cantiere nel corso dell’estate attuale. Il nuovo rondò che sorge sulla strada provinciale 66 tra le intersezioni con le vie Trieste, Monte Pasubio e Cuso appunto, è stato “battezzato” come spartitraffico circolare nella sua forma definitiva, sostituendo lo storico (e contestato) incrocio semaforico, con la segnaletica su strada e su cartelli apposta come da prassi.
Un’opera che fu annunciata tra soddisfazione e sospiri di sollievo in conferenza stampa nella sede municipale del comune altovicentino, nel settembre del 2018 dopo la doppia sigla sul protocollo d’intesa pattuito con Vi.abilità dal sindaco locale Roberto Berti, in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Finanziata per 400 mila euro di costi complessivi e suddivisi tra la società che si occupa della gestione della rete stradale vicentina, per 290 mila euro, e l’ente locale cittadino, per 110 mila. I lavori protratti a intermittenza per circa 6 mesi effettivi non hanno mai impedito il transito dei mezzi.
I benefici conseguenti alla costruzione della rotatoria risiedono nella scorrevolezza sulla viabilità innanzitutto, su un’arteria trafficata nelle ore di punta, vista l’insistenza sulla zona industriale di Zanè e di località Garziere, ma si tratta anche di una via di collegamento “interna” – rispetto alla bretella Thiene-Schio che porta al casello dell’A31 Valdastico – tra le stesse due città più popolate dell’Altovicentino. A questa si aggiunge la prospettiva di rendere più sicuro un incrocio, fermo restando il necessario rispetto del codice della strada sul tema della velocità da parte degli automobilisti. Da non trascurare, infine, i vantaggi in termine di riduzione delle emissioni inquinanti e dell’impatto acustico, oltre a quello dei consumi legato all’utilizzo di luce a led.