Chiodi bellici a 4 punte sul confine tra Thiene e Zugliano. E’ il secondo caso recente
Chiodi a quattro punte capaci di sforare qualsiasi pneumatico disseminati sull’asfalto, su una strada al confine tra i territori di Thiene e Zugliano. E’ accaduto ieri mattina prima delle 8 – ma non si tratterebbe di un episodio isolato – in via Eugenia, in un’area di campagna ma limitrofa al quartiere di Ca Pajella, a un centinaio di metri da zona Barcon. A farne le spesa una sola automobilista finora accertata, che si è vista un chiodo “a piede di corvo” di 7-8 centimetri di larghezza conficcato in una delle gomme della sua vettura. Dopo aver imboccato la strada e aver notato l’andatura irregolare del suo mezzo, la donna al volante si è fermata per controllare l’origine del problema improvviso: facile immaginare la sorpresa nel vedere uno strumento da guerra simile “piantato” nel copertone.
Si tratta di aggeggi metallici, il più delle volte in ferro, chiamati anche triboli. Se ne vedono di più nei film d’azione o di guerra che nella realtà. Non se ne conoscono gli usi in ambito produttivo, ma solo nel settore bellico. Si possono ottenere artigianalmente dalla lavorazione e intreccio di due chiodi, ma non si troverebbero proprio a portata di mano. Armerie e ovviamente lo sconfinato web gli unici banchi d’acquisto. Speciali chiodi che garantiscono un’unica punta verso l’altro, mentre le altre tre fanno da sostegno come una sorta di treppiedi: in altre parole, una trappola assicurata per i “copertoni” delle ruote. Ma che, soprattutto, difficilmente si trovava lì per caso.
A corroborare il sospetto un precedente recente, oltre alla constatazione che in direzione nord la carreggiata è percorribile solo dai residenti, come dimostra il cartello di divieto al bivio con via Cà Pajella, via Sant’Anastasia e via Refosco. Non si tratta di una notizia inedita, infatti, visto che lo scorso 10 aprile 2019 fu presentata una denuncia al comando di polizia locale di Thiene. Gli artefici della condotta illecita e potenzialmente pericolosissima per gli utenti delle strada, in sella a cicli e motocicli in particolare, non furono individuati ma fu accertata la presenza di una manciata di “esemplari” dei cosiddetti triboli nella stessa via. Rimossi ovviamente subito. Altre segnalazioni di episodi analoghi sono giunte via social media dopo un avviso postato sulla pagina Fb del comune di Zugliano. Sull fatto d’attualità, invece, per ora non risulta ancora alcuna denuncia.
Anche in questa occasione una pattuglia di agenti del consorzio Nord Est Vicentino, già ieri, ha effettuato un sopralluogo dopo aver ricevuto la segnalazione, senza però trovare altri chiodi nè altri oggetti pericolosi. Che sia opera di qualche balordo del posto o di qualche abitante della zona esasperato dal passaggio di veicoli nonostante il divieto (visti i furbetti che aggirano il traffico thienese nelle ore di punta sfruttando la più fluida via di campagna) sarà una faccenda assai “tribolata”, è proprio il caso di dirlo, da accertare.