Addio a Greta, simbolo di tenacia e sorrisi opposti alla sofferenza. Il compagno: “ciao Angelo mio”

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Ha potuto salutare l’arrivo del nuovo anno, con i propositi che tutti noi rivolgiamo al futuro prossimo, ma solo pochi giorni dopo la malattia ha preso il sopravvento sul fisico debilitato di una ragazza vicentina di soli 28 anni. Greta Cortiana, originaria di Zugliano, ha chiuso gli occhi per semrpe: “ci ha lasciato serenamente come è vissuta”, così scrivono i familiari – la madre Fulvia e il padre Renato, la sorella Aurora e il compagno Alex -, nell’epigrafe che ha catturato l’attenzione di molti ieri tra Zugliano e Thiene, dove vivono i genitori, per poi rivolgere altrove lo sguardo colmi di tristezza per la giovane vita spezzata.

Greta Cortiana, nata nel 1995, ha sofferto di una grave patologia di originale renale sin dalla tenera età e aveva subito due trapianti, il secondo una decina di anni fa. L’ha sempre affrontata col piglio di chi “non molla mai”, insieme a chi le ha voluto bene, con una tenacia solida nonostante la sofferenza e l’incertezza correlate alla malattia, abbinandola ai sorrisi che sapeva dispensare. Anche a fronte della diagnosi successiva di un male oncologico e alla prospettiva di un trapianto di midollo stavolta, non ha mai perso la speranza di guarire: “di arrendermi non mi va! Voglio vincere anche questa battaglia“, aveva confidato infatti con un messaggio pubblico.

Una ragazza minuta nel fisico, ma con un’encomiabile forza d’animo, tanto da dedicare parte del tempo libero al prossimo. Parole, queste, che sono testimoniate da tanti amici e, chi, come lei, si dedica al volontariato in paese, come con la Pro loco. Dove non si tirava mai indietro nel dare una mano negli stand, da ragazza solare e disponibile qual era, come ci confermano altri volontari, quando la salute glielo permetteva. “Cara Greta – si legge in una parte del post dedicato alla 28enne -, ci mancheranno i tuoi sorrisi, la tua voglia di stare in mezzo alla gente, la tua simpatia e la tua grande voglia di vivere”. Anche da parte della comunità di Zugliano il dolore è profondo, e ci si prepara a regalarle un degno saluto. “Lunedì mattina sarà presente la Protezione civile locale a supporto – così Sandro Maculan, portavoce dell’amministrazione comunale – per garantire il corretto svolgimento della cerimonia e favorire l’afflusso ingente di persone. La vicinanza e l’abbraccio di tutta la comunità va rivolto ai cari di Greta, il cui percorso ma anche l’esempio è stato conosciuto tutti qui a Zugliano. E’ una grave perdita di una giovane vita che ci rattrista”.

Voglia di vivere e tanto coraggio, come si legge in varie decine di altri messaggi di saluto e ricordo di lei, che accrescono in questi giorni di lutto lo sconforto per la prematura morte ma che rendono, è bene evidenziarlo, ancor più orgogliosi gli affetti più cari. Fino agli ultimi giorni, in cui le sue condizioni di salute sono improvvisamente precipitate, Greta ha amato la vita, continuando ad assaporarla viaggiando, amando, ridendo, ma anche combattendo e sperando, così come è stata abituata a fare fin da bambina. Continuando a inseguire i suoi desideri: da adolescente aveva frequentato il ciclo di studi all’Ipsia “Scotton” di Breganze, per poi lavorare come commessa in un negozio di articoli per la casa, trovando l’amore di Alex Cappozzo, il suo fidanzato e compagno. “E’ stato un onore stare fianco a te. Sei stata fantastica, mi hai insegnato ad apprezzare le piccole cose della vita, ti sei fatta voler bene da tutti perché eri così tu. Ciao Angelo mio“.

Domani sera la prima occasione di condivisione si terrà con la veglia di preghiera in sua memoria, dalle 18.30 nella chiesa del luogo dove Greta è cresciuta, Zugliano. Il mattino seguente, alle 9.30, si celebrerà il rito funebre di commiato.