Ulss 7, manca il personale: sospesa l’attività degli sportelli di Breganze e Zugliano. Sindaci sul piede di guerra

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Sei sindaci e sindache sul piede di guerra, nel Thienese, per la sospensione del servizio di sportello amministrativo territoriale delle sedi distrettuali dell’Ulss 7 Pedemontana di Zugliano e di Breganze. La decisione della dirigenza  è stata messa in atto “con un preavviso di pochi giorni e senza un confronto preventivo col territori”.

Ad essere preoccupati sono i primi cittadini di Breganze, Fara Vicentino, Lugo di Vicenza, Salcedo, Sarcedo e Zugliano, i cui cittadini nelle due sedi di Zugliano e Breganze trovavano una agile decentralizzazione per attività come il ritiro di referti, il cambio del medico di famiglia e altre operazioni per le quali ora ci si dovrà rivolgere al centro sanitario polifunzionale Boldrini a Thiene.

Ieri, 17 luglio, su questo si è svolto l’incontro con la dirigenza Ulss 7 richiesto proprio dai sindaci (Alessandro Crivellaro per Breganze, Maria Teresa Sperotto per Fara Vicentino, Loris Dalla Costa per Lugo di Vicenza, Michele Carli per Salcedo, Miria Fattambrini per Sarcedo e Sandro Maculan per Zugliano).

“Abbiamo rappresentato al direttore dei servizi sociosanitari Eddi Frezza e alla dirigente Cinzia Brunello – spiegano in una nota congiunta i primi cittadini – forte preoccupazione per l’avvenuta interruzione improvvisa di un servizio essenziale, attivo da molti anni, a beneficio di un’area che rappresenta quasi 30 mila abitanti. Un servizio utilizzato, soprattutto, dalla popolazione più fragile e anziana. Dalla scorsa settimana per ritirare referti, effettuare il cambio del medico e svolgere altre operazioni ci si dovrà recare presso la sede del Boldrini di Thiene”.

I sindaci hanno chiesto, “con fermezza e determinazione”, la riapertura quanto prima dei due sportelli, “consapevoli del grande disagio evidenziato in questi giorni da molti cittadini che si trovano privati di un’importante servizio territoriale di prossimità”. L’azienda Ulss ha motivato la sospensione principalmente con la difficoltà a reperire personale e a sostituire chi va in pensione e Frezza si è impegnato a cercare risorse almeno per una riapertura parziale, senza però fornire garanzie. “Come amministratori del territorio assistiamo, preoccupati, ad un progressivo impoverimento dei servizi che proprio in questo territorio vent’anni fa hanno visto nascere forme innovative che hanno fatto scuola. Proprio a Zugliano è nata nel 2005 la prima Utap (Unita’ Territoriale di Assistenza Primaria) della Regione Veneto.

“Le piattaforme online sono senz’altro utili per prenotare e scaricare esami – proseguoni i sindaci – ma non possono essere una risposta sufficiente a fasce di popolazione in forte difficoltà con le tecnologie. Raccogliamo anche lo sconforto dei medici della Medicina di Gruppo Integrata che in questi anni stanno assistendo ad una continua perdita di offerta di servizi con i quali si erano costruite efficaci sinergie. Anche il servizio di prelievo del sangue, ultimo rimasto, sembra destinato nei prossimi due anni a chiudere per concentrarsi solo nei quattro punti destinati alle “case della comunità”, individuate a Thiene, Schio, Malo e Arsiero. Pensiamo che tutti questi processi vadano affrontati con la dovuta gradualità e accompagnati da una precisa analisi della presa in carico dei bisogni. Di fronte alle sfide future non possiamo tornare indietro di trent’anni”.

La risposta dell’Ulss 7
Sulla riorganizzazione delle attività dei due sportelli amministrativi territoriali di Breganze e Zugliano, a seguito dell’incontro, è giunta anche la nota stampa dell’Ulss 7 Pedemontana: “Come già spiegato, l’azienda conferma la massima disponibilità al dialogo con i rappresentanti delle amministrazioni comunali, con i quali è stato infatti prontamente organizzato un incontro, dopo avere già preannunciato la chiusura degli sportelli amministrativi territoriali di Breganze e di Zugliano, in precedenza aperti al pubblico rispettivamente per tre e due mattine la settimana. Durante l’incontro, l’azienda ha inoltre confermato l’impegno al confronto con il Comitato dei Sindaci, come è sempre avvenuto finora, su ogni eventuale futura riorganizzazione dei servizi, anche alla luce dell’attivazione delle Case della Comunità, che porteranno complessivamente ad una significativa riqualificazione dei servizi a disposizione dei cittadini. Resta però anche la necessità – chiude la nota stampa – di garantire una gestione efficiente dei servizi alla luce della già spiegata necessità di ottimizzare le risorse di personale amministrativo a seguito di una serie di pensionamenti ravvicinati, senza per questo penalizzare il flusso di attività nelle sedi che registrano le maggiori affluenze di cittadini”.