Allaccio abusivo (e pericoloso) alla rete elettrica per rubare energia: una denunciata
Per risparmiare una manciata di euro di energia elettrica si è beccata una denuncia e, soprattutto, ha messo in serio pericolo le persone di un intero condominio in cui lei stessa vive tutt’ora. E’ stata bloccata ieri la condotta illecita di una 45enne vicentina che da qualche settimana si era allacciata in modo del tutto illegale alla rete di un edificio che ospita alcune famiglie di Valdagno.
Originaria di Cornedo, la donna – non sono state fornite le sue iniziali – si era trasferita in un appartamento del complesso abitativo, pensando bene di “risparmiare” sulla bolletta evitando a priori di comunicare al forniture la propria presenza e quindi provvedere all’allaccio secondo la prassi prevista. Qualcuno, invece, probabilmente un amico incaricato da lei stessa, aveva provveduto ad attingere dalle utenze dei vicini di casa collegando dei cavi.
Ad accorgersi che qualcosa non andava per il verso giusto sarebbe stato proprio uno di questi, che ha notato il rincaro in bolletta dovuto a un dispendio maggiore di energia elettrica. Dopo qualche dubbio, a quanto pare, è stato scoperto il meccanismo illecito fino a contattare le forze dell’ordine per procedere oltre. Un sopralluogo dei carabinieri inviato dal comando valdagnese ha accertato la manipolazione del quadro elettrico, ravvisando anche elementi di pericolosità concreta visto il lavoro non eseguito a regola d’arte.
In altre parole, sarebbe stato riscontrato un certo rischio di possibile corto circuito, circostanza che se si fosse verificata avrebbe con ogni probabilità innescato un incendio nel condominio, con origine nello stesso vano dei contatori. Un problema di sicurezza reale, come spiegano le forze dell’ordine dopo il rientro di ieri in caserma, fortunatamente scongiurato dopo che la fornitura illecita di corrente è stata interrotta.
La donna, che vive sola in un appartamento dello stabile stavolta in modo regolare, sarà sanzionata con una multa e rischia anche la detenzione in carcere. Per il reato di furto di energia elettrica mediante manomissione del contatore, infatti il codice penale prevede la reclusione fino a 6 anni, oltre ai risarcimento danni nei confronti dei vicini di casa e della società che fornisce il servizio.