Anziano di 81 anni investito sulle strisce pedonali muore a un mese dall’incidente
Si sono rivelata alla distanza troppo gravi e impossibili da superare le lesioni riportate da un pensionato valdagnese di 81 anni, investito lo scorso 24 gennaio in strada nella frazione di Novale, e spirato due giorni fa in ospedale. Per Bruno Zanellato, purtroppo, un mese di cure intensive e sofferenze non hanno portato all’esito sperato ma al decesso, avvenuto lunedì notte al polo vicentino del San Bortolo.
L’anziano cittadino di Valdagno era stato travolto nelle vicinanze della sua abitazione poco meno di un mese fa. Era un lunedì mattina, prima di mezzogiorno. A urtare con violenza il pedone lungo via Pasubio una Volkswagen Golf guidata da un uomo di 50 anni le cui generalità non erano state a suo tempo comunicate dalle forze dell’ordine.
Per il conducente, in queste ore, scatterà l’accusa formale di omicidio stradale in seguito al tragico epilogo del fatto di cronaca. Quel giorno stava procedendo da Novale verso il centro di Valdagno: secondo la ricostruzione della polizia locale non si era accorto del pedone che aveva imboccato l’attraversamento pedonale, centrandolo in pieno. Un urto con la parte anteriore della vettura, il parabrezza e lo sbalzo a terra sull’asfalto.
Le condizioni di salute dell’ottantunenne erano apparse da subito critiche per la squadra di soccorso del Suem inviata sul posto dal vicino polo del San Lorenzo, tanto che l’ambulanza fu “dirottata” direttamente al San Bortolo, centro specializzato per la provincia berica in traumi con conseguenze a livello neurologico e cerebrale. La tempra di Bruno Zanellato gli ha consentito di resistere a lungo, tenendo acceso un lumicino di speranza di un recupero, a un destino malauguratamente segnato dalle lesioni riportate nel grave incidente, fino al sopraggiungere recente della morte.
Data e le modalità di commiato saranno rese note nei prossimi giorni. Si terranno con ogni probabilità proprio a Novale, la cui comunità locale è rimasta affranta alla notizia dell’addio di un proprio membro, dopo quattro settimane di silenzio.