Sulla collina di Quargnenta sorgerà una delle prime panchine in formato XXL del Veneto
Potrebbe venire installata nei prossimi mesi la “panchina gigante” dell’area Ovest Vicentino, seguendo l’esempio di CIma Ekar sull’Altopiano di Asiago, e più precisamente nel piccolo comune di Brogliano dove l’interesse per aderire all’iniziativa denominata Bbcr – acronimo inglese di Big Bench Community Project – è già in stato avanzato. Quando sarà ultimata l’installazione, prevista nel febbraio 2023, la comunità dell’Ovest Vicentino entrerà a far parte di diritto di una comunità internazionale che condivide un messaggio senza confini. Quello di “trovare ampio spazio per tutti” in un unico posto, magari con di fronte un bel paesaggio da ammirare e con il valore aggiunto di regalare un’attrazione in più per il turismo locale. Magari tornando bambini e ritornando a quello sguardo puro per scrutare il mondo attraverso con una prospettiva più genuina.
Panche di grandi proporzioni in scala di dimensioni, materiali, colori e forme diverse tra loro che secondo il conteggio ufficiale hanno oltrepassato il numero le 200 unità (236 secondo l’ultimo dato disponibile). Sono dislocate in Europa, con la stragrande maggioranza in Italia grazie al lancio dell’idea avuta dal creativo Chris Bangle, designer statunitense di successo prima attivo nel settore automobili che da oltre 10 anni si è trasferito in Piemonte nell’Alta Langa, dove è “sorta” la prima panca attirando curiosità e consensi un po’ in tutta Italia. Verniciata di rosso, lunga 4 metri e alta due, si trova a Clavesana in provincia di Cuneo.
Da qui l’iniziativa di creare una community che riunisca virtualmente tutti quei luoghi sparsi in più regioni italiane e oltreconfine che decidono di installare uno stesso simbolo concreto, condividendone oltre che il messaggio universale anche la missione no profit. Spesso in punti panoramici, in ogni caso in spazi aperti dedicati al ritrovo della gente. Un’opera che ha di certo un costo da sostenere, che si aggira sui mille euro, ma che grazie al supporto tecnico offerto dal team dell’ideatore si rivela sostenibile – e con un ritorno monetario oltre a quello di richiamo turistico – per l’artigianato locale e le amministrazioni che vogliono prendere parte alla “rete” delle Big Bench. “Una parte del ricavato di ogni vendita – si legge nel sito ufficiale che illustra il progetto nei dettagli – come le donazioni fatte da chi realizza una nuova panchina, sarà devoluta dal Bbpc ai Comuni coinvolti e destinata a sostegno delle comunità locali”.
In Veneto si contano sulle dita di una mano quelle già presenti, sconfinando in Lombardia una delle più vicine si trova sul lago di Garda a San Felice del Benaco (di colore giallo, era la 101esima). Dalle nostre parti da citare la maxi panchina gialla di Cima Ekar. Di recente, nell’autunno scorso del 2021 ne è sorta una sulle colline trevigiane dove si produce il prosecco, nella Valdobbiadene. Altre sono in arrivo nei prossimi mesi, con il paese di Brogliano – il più piccolo della vallata – che potrebbe “bruciare sullo sprint” altri comuni vicentini magari già interessati e quindi aggiudicarsi un posto sul “podio” tra gli enti locali della nostra provincia ad abbracciare la proposta.
Di sicuro, sarà una “primizia” tra le vallate intorno che salgono fino alle Piccole Dolomiti vicentine, vale a dire quelle dell’Agno, del Leogra e del Chiampo, come ci confida Matteo Storti, vicensindaco dell’ente locale e promotore dell’idea accolta dalla giunta comunale guidata da Dario Tovo. Già approvata nel dicembre 2021 ed entrata ora nel “vivo”, anche se i tempi d’attesa constano di circa un anno per la piena realizzazione. Già individuata l’area adatta all’installazione, con la panca extralarge a sorgere sulle colline di Quargnenta. Una volta avvenuta la posa in opera, sarà di sicuro un’attrattiva per il turismo giornaliero, visto che tra l’altro esiste una sorta di “passaporto” dedicato a chi vuole visitare tutti i luoghi panoramici, con tanto di timbro ad attestarne l’effettiva presenza.
A raccontare i primi passi e i fini dell’iniziativa è lo stesso Storti, in attesa di decidere il colore sgargiante che la caratterizzerà, per renderla ben visibile e originale e la data esatta di inaugurazione, entro al massimo 6 mesi. Come materiale di costruzione, legno e ferro ne garantiranno solidità e longevità nel tempo. “La realizzazione della panchina gigante può essere un valore aggiunto alla creazione di un turismo locale perché stimola la curiosità di giovani, famiglie di ogni età ed in vallata manca un’attrattività di questo tipo. E’ una novità non solo in questo territorio ma in tutte le vallate limitrofe ed è ormai pronta per essere realizzata, dopo uno studio sulla location più adatta che prevedeva come criteri oggettivi l’accessibilità, la presenza di altri punti di interesse nei dintorni, la presenza o meno di vegetazione che precluda la visibilità panoramica, l’eventuale supporto di volontari nella manutenzione successiva. Sedersi ed ammirare il panorama – conclude il vicesindaco – grazie a questa alzata consente di cambiare prospettiva per modificare non il luogo ma semplicemente lo sguardo vedendo nuovi orizzonti”.