Arrestati tre giovani, ladri seriali di manufatti in rame da un’azienda
Era da inizio anno che periodicamente – in particolare nei fine settimana – dallo stabilimento della Metalpres, nella zona industriale di Castelgomberto, sparivano quantitativi non elevati di prodotti finiti in rame. Nelle prime ore di ieri però i carabinieri di Trissino, con il supporto del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Valdagno, hanno messo fine alla razzia, arrestando in flagranza del reato di furto aggravato in concorso tre giovani: un 22enne di Trissino, un 24enne di Castelgomberto, e una 23enne di Chiuppano.
Il cerchio attorno ai tre ladri si è stretto al termine di un servizio di osservazione iniziato ancora nel tardo pomeriggio di sabato, pianificato appositamente per porre un freno ai furti nell’azienda di Castelgomberto. Una situazione che stava creando un sensibile disagio alla produzione industriale, nonché una perdita economica.
La piccola task force messa in campo dai carabinieri ha così messo in atto un appostamento utilizzando auto munite di targa di copertura. Alle due di notte di domenica, la pazienza dei militari si è rivelata vincente: sul posto infatti è arrivata un’Audi di colore bianco, a bordo della quale si trovavano i tre giovani. L’auto un’ora prima era già stata vista transitare sulla stessa strada, una via che di fatto chiusa dopo l’apertura del cantiere per la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta. I militari hanno visto quindi l’auto fermarsi proprio davanti al cancello di ingresso, posizionandosi con il bagagliaio in direzione dello stesso, ovviamente con l’intento di agevolare le operazioni di carico.
Dopo essere scesi, i due ragazzi sono stati visti entrare nel capannone scassinando una porta laterale. Poi, utilizzando un sollevatore di pallet trovato sul posto, i due hanno caricato a bordo dell’auto alcuni manufatti in rame per poi raggiungere la ragazza che, nel frattempo, era rimasta a fare da “palo” nell’Audi.
Quando il terzetto è stato in procinto di partire con la refurtiva a bordo, i militari hanno tentato di bloccare il mezzo con le auto di servizio, ma il conducente dell’Audi, anziché fermarsi, ha iniziato un disperato tentativo di fuga mettendo in atto manovre pericolose all’interno del piazzale di pertinenza dell’azienda. Un tentativo terminato però miseramente dopo alcuni minuti, quando la vettura, dopo avere abbattuto la recinzione del cantiere della Pedemontana, si è impantanata su uno strato di terreno infangato.
Fermati gli occupanti del mezzo e verificato il materiale contenuto del bagagliaio – 300 cilindri e pistoni in rame, per un peso complessivo di circa 400 chili, appena rubati – il terzetto è stato arrestato e posto ai domiciliari nelle rispettive abitazioni, come disposto dal pubblico ministero di turno.
Questa mattina, al termine dell’udienza fissata con la procedura del rito direttissimo, il giudice ha convalidato l’arresto di tutti e tre, disponendo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Compariranno davanti al giudice il prossimo 12 febbraio.