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Farmaci veterinari abusivi in 8 allevamenti bovini: scattano sanzioni per 25 mila euro
Controlli mirati nelle stalle del Vicentino operati da parte del Nucleo Antisofsticazione dei Carabinieri nei giorni scorsi, riscontrando carenze sul piano igienico e la presenza di vari farmaci per animali conservati senza autorizzazioni mediche, vale a dire in assenze delle “ricette” da parte dei referenti veterinari. Nel contempo, in otto aziende di allevamento di bovini, i Nas di Padova hanno effettuati dei prelievi sul latte crudo inviati poi nei laboratori microbiologici accreditati per le analisi, in attesa dei risultati.
La “spedizione” di controllo ha interessato capannoni e stalle di diverse dimensioni a Quinto Vicentino, Pozzoleone, Bolzano, Monticello Conte Otto, Castelgomberto e Grisignano. Tutti luoghi dove si allevano vacche da latte e si porta a termine la mungitura e la raccolta.
Oltre ai militari presenti a supporto dei Carabinieri il personale inviato dall’Ulss 8 Berica per il Servizio Veterinario Igiene Allevamenti. Particolare attenzione, in una seconda fase, sarà dedicata allo studio su eventuale presenza di eventuali residui antibiotici/antimicrobici nella produzione di latte crudo, che in potenza potrebbero comportare pregiudizio per la salute dei consumatori.
Riguardo ai farmaci a tutti effetti abusivi riscontrati, privi in alcuni casi di ricette e in altri di documentazione che ne tracci la provenienza e ancora del valore commerciale di almeno 5 mila euro, i Nas hanno proceduto a infliggere sanzioni previste dal codice. Vale a dire multe da 500 euro in media per ciascuna confezione (erano 50, tutte sequestrate) per complessivi 50 mila euro di multe sul piano amministrativo. Non si hanno notizie, almeno per ora, di denunce nei confronti di fornitori di medicinali abusivi o di proprietari delle aziende fatte oggetto delle ispezioni, ma le indagini proseguono.
Nel report dell’operazione si evidenzia la necessità di emettere altri provvedimenti per il ripristino di condizioni di lavoro e ambientali idonee dopo i riscontri che hanno segnalato diverse inadeguatezze igieniche sanitarie. “L’attività di controllo e contrasto all’utilizzo illecito di farmaci veterinari proseguirà nella stessa provincia e negli altri territori delle province di Verona e Padova, al fine di contrastare il fenomeno improvvisamente riemerso alla luce delle nuove e convergenti norme europee sui premi comunitari, che prevedono una diminuzione nell’uso di antibiotici/antimicrobici, e sul fenomeno preoccupante dell’antibiotico-resistenza”.