Quattro mesi (sospesi) e una multa per l’elettricista che coltivava cannabis in casa
Arriva a distanza di tre anni la condanna ma la pena di 4 mesi viene subito sospesa ad un vicentino che vive a Castelgomberto, giudicato colpevole dal Tribunale di Vicenza per aver coltivato illegalmente delle piante di sostanze stupefacenti. I fatti risalivano a i primi giorni dell’anno 2017, a quando l’allora 41enne – P.C. le iniziali – fu inchiodato da un blitz dei carabinieri di Trissino, che lo perquisirono trovando nella sua disponibilità spinelli, marijuana e piantine di canapa.
Le cronache di allora raccontavano dell’episodio avvenuto in pieno inverno, dopo che i militari della stazione di Trissino andarono a “far visita” al sospettato, un elettricista di professione evidentemente con il vizietto dello sballo da droghe leggere. Nei giorni scorsi la conclusione del giudizio di primo grado, come riportato nelle pagine di cronaca giudiziaria del Giornale di Vicenza.
La quantità e varietà di stupefacenti rinvenuti e soprattutto il materiale e l’attrezzatura utilizzati per far crescere ed essiccare le piante, oltre a quello per il confezionamento, costarono la lunga trafila giudiziaria all’imputato. Impossibile sostenere la tesi del consumo personale a fronte di un sequestro di circa due etti di canapa, 11 grammi di marijuana e di 56 spinelli già pronti da fumare. Oltre a 800 euro in contanti, ritenuti allora in ipotesi il frutto della vendita al dettaglio.
Per i giudici berici, insomma, l’uomo denunciato aveva messo in piedi una sorta di “serra fai da te”, per la quale fu arrestato e poi messo ai domiciliari, fino alla piena libertà in attesa del procedimento in corso e poi del giudizio.