Coltiva 20 piante di cannabis in giardino. 45enne denunciato anche per possesso di un fucile
Potrebbe costare guai seri con la giustizia la propensione al “pollice verde” ma soprattutto la “passione” per la cannabis a un 45enne valdagnese, al quale i carabinieri della stazione di Recoaro Terme hanno fatto visita martedì di prima mattina presso la sua abitazione per un controllo mirato. Un blitz a colpo sicuro, in pratica, per andare a concludere con il più classico “scacco matto” le indagini precedenti che già avevano individuato in B.D. – rese note le sole iniziali dell’uomo – un possibile coltivatore diretto di marijuana e, in ipotesi, in prima persona spacciatore attivo nella vallata dell’Agno.
Quello che probabilmente non si aspettavano i militari dell’Arma, invece, è di trovare nella sua disponibilità anche un fucile calibro 28 e delle munizioni, cinque cartucce. Si tratta di armi su cui sono in corso degli accertamenti.
I carabinieri impegnati nel servizio di vigilanza delle zone periferiche di Ponte dei Nori, Piana di Valdagno e l’area gasdotto hanno ricevuto l’ordine di intervenire presso l’abitazione del 45enne – nato nel 1977 -, per una prima fase di verifica nei confronti della persona sospetta, già nota alle forze dell’ordine. Una volta notato il suo stato agitato oltremisura e un atteggiamento tutt’altro che collaborativo, gli operatori hanno avviato la perquisizione domiciliare rinvenendo in pochi minuti 20 piante di canapa indiana ormai mature per la raccolta delle foglie, dell’altezza di un metro e mezzo circa ciascuna.
La fiorente coltivazione occulta era stata allestita in un angolo del giardino di casa, lontano da occhi indiscreti, grazie a reti di colore verde scuro intorno al perimetro dell’area “off limits”, installate allo scopo di non far scorgere nulla dall’esterno. Le piantine di canapa erano inoltre attorniate da altra vegetazione. All’interno dell’abitazione, invece, sono in seguito emersi indizi evidenti dell’attività illecita del valdagnese, vale a dire del materiale atto al confezionamento della marijuana e un bilancino elettronico oltre a cartucce e fucile, tutto sequestrato in funzione di ulteriori approfondimenti investigativi.
Doppia denuncia penale ratificata per il coltivatore diretto di “marja”: per coltivazione di sostanze illecite finalizzata allo spaccio e per detenzione di armi e di munizionamento. Un giudice del Tribunale di Vicenza si esprimerà sul caso nei prossimi mesi.