Cede “erba” a due ragazzi e tiene “speed” nascosta in casa. Nei guai un operaio
Lunedì sera bollente a Cornedo Vicentino, dove i carabinieri sono intervenuti in casa di un 39enne dopo appostamenti mirati nelle vicinanze che hanno permesso di intercettare due ragazzi provenienti dalla sua abitazione, trovati in possesso di piccole quantità di marijuana. Ben diverso, invece, il “bottino” di stupefacenti sequestrati nella disponibilità di Ludovic Alex Mondin, arrestato in flagranza di reato e portato in cella dopo la convalida in regime di custodia cautelare.
I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Valdagno hanno fatto visita all’operaio di professione e pregiudicato in tema di giustizia, già sospettato di loschi traffici illeciti nella vallata dell’Agno. Nell’abitazione in cui vive hanno rinvenuto 70 grammi di anfetamine, conosciute come “speed” e due grammi di marijuana.
Anche per i due acquirenti, pure loro residenti nel paese, si prospettano guai all’orizzonte. Nei loro confronti non è scattata una formale denuncia ma una comunque poco edificante segnalazione al prefetto di Vicenza, che li inserirà in una sorta lista nera in compagnia di tossicodipendenti e potrà assumere provvedimenti di carattere amministrativo nei loro confronti. Trattandosi di minori, le generalità e le iniziali dei nomi non vengono rese note, nella speranza magari di un ravvedimento futuro.
Tutto è nato dal controllo proprio sulla coppia di amici che aveva fatto visita a Mondin, trovando il nesso causale con l’attività del presunto pusher nel corso del servizio antidroga. Tutto ciò ha giustificato l’immediata perquisizione domiciliare, particolarmente accurata, che ha portato a trovare vari involucri nascosti nelle stanze dell’appartamento. Confezioni già pronte racchiuse nel cellophane pronte per lo smercio, oltre agli immancabili bilancini di precisione e alcune banconote considerate proventi dell’attività fuori legge.
Dell’operazione in corso veniva informato il pubblico ministero del Tribunale di Vicenza, che ha disposto in un primo momento l’arresto in regime di custodia domiciliare. Stamattina però, nell’udienza di convalida, il gip ha ordinato l’accompagnamento in cella, nel carcere vicentino di San Pio X.