Il vuoto lasciato da Andrea a Cornedo: domani il saluto al papà bravo sciatore e calciatore per diletto
In tanti avevano pregato in silenzio o incrociato le dita in questi venti giorni, nella speranza di non dover affrontare la cruda realtà di un addio prematuro, chi a un familiare, chi a un carissimo amico. Purtroppo l’epigrafe apparsa negli spazi pubblici di Cornedo Vicentino, nello scorso fine settimana, ha portato nuovo dolore in paese per la scomparsa di Andrea Bertoldo: un uomo di 56 anni, sposato e padre di due figlie, morto in ospedale in seguito a un malore che lo aveva sorpreso a metà maggio.
Un annuncio funebre che ha reso lucidi gli occhi di tanti concittadini che si sono fermati a guardare per un’ultima volta un’immagine sorridente del 56enne vicentino, odontotecnico di professione e sportivo da sempre, accompagnata da messaggi struggenti della compagna Mery e di Anna ed Elisa, i frutti della loro unione. Una foto scattata durante un’escursione in montagna, che tanto amava anche in virtù del fatto che Andrea era un esperto sciatore, a cui segue scorrendo l’epigrafe delle esequie solenni: si terranno domani alle 16 nella locale chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
“Ciao, Andrea, amore mio. I miei occhi non ti vedranno più, il mio cuore è tuo. Tienimi il posto accanto a te. Con amore eterno, Mery”. “Ciao papà, sorrideremo alla vita come facevi sempre tu, gareggeremo con te al nostro fianco. Con infinito amore, Anna ed Elisa”. Parole che costituiscono dolorose testimonianze di affetto genuino quelle riportate e condivise con quanti hanno accompagnato o conosciuto Andrea, spirato all’ospedale San Bortolo dopo che si è fatto quanto possibile, nei giorni di cura nel reparto di rianimazione, per restituirlo alla vita e agli abbracci delle sue donne che lo attendevano a casa.
Oltre che per le sue passioni sportive, in particolare il calcio e lo sci in cui gareggiava da sempre, Bertoldo era molto conosciuto e apprezzato a Cornedo per la sua partecipazione attiva alla vita della comunità. Tra tutti, spicca l’impegno come presidente del Comitato Genitori dell’istituto comprensivo locale Crosara”, e su un diverso piano, quello della goliardia ma sempre applicata alla socialità e allo stare insieme, il suo ruolo riconosciuto di “anima” e capitano – “Cap” il suo nomignolo – tra gli amici del pallone della Bidon’s League a Cornedo, dotato di una verve fuori dal comune.
Tutti nel gruppo si sono trovati loro malgrado dal ruolo di compagni a quello di “tifosi”, dopo aver appreso dello stato di salute di Andrea, chiedendone conto di giorno in giorno con la speranza di ritrovarlo in campo. Un desiderio, purtroppo, che rimarrà inesaudito. Ma che non precluderà si serbarne nel cuore un indelebile ricordo. Stare alle 19.30 in chiesa sarà dedicata una veglia di preghiera, alla viglia del giorno dell’addio.